Domenica 19 ottobre 2025, alle ore 18, il Teatro Bracco di Napoli (via Tarsia 40) ospiterà la pièce “As it was – la storia di Fulop Semmelweiss”, scritta da Carolina Sellitto e interpretata da Fabio Brescia e Adriano Fiorillo. L’iniziativa è inserita nella campagna di prevenzione dell’associazione Fulop contro l’antibiotico-resistenza e le infezioni ospedaliere e sarà anticipata dagli interventi dell’infettivologo Alessandro Perrella, del presidente Raffaele Di Monda e della testimonial della campagna Fabiana Di Monda. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti.
L’appuntamento di domenica 19 ottobre 2025 al Teatro Bracco è aperto al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti; la programmazione prevede interventi istituzionali e la rappresentazione teatrale che chiuderà la serata. Per gli organizzatori l’evento rappresenta un’occasione per rinnovare l’impegno nella promozione di pratiche sanitarie corrette e nella diffusione di una cultura della prevenzione rivolta alla collettività.
Teatro e prevenzione: un binomio per informare
La serata intende collegare il racconto teatrale alla sensibilizzazione sanitaria, mettendo al centro la storia personale e scientifica di un pioniere la cui intuizione ha avuto ripercussioni decisive sulla pratica medica. La rappresentazione mira a offrire al pubblico uno strumento culturale per comprendere come gesti elementari, come l’igiene delle mani, abbiano salvato vite e continuino a rappresentare una barriera fondamentale contro la diffusione di agenti patogeni e la resistenza agli antibiotici.
L’eredità di Ignác Fülöp Semmelweis
Ignác Fülöp Semmelweis, ostetrico ungherese attivo nella prima metà del XIX secolo, fu il primo a collegare la scissione dei casi di febbre puerperale alla trasmissione di agenti infettivi attraverso il contatto, promuovendo il lavaggio delle mani come pratica di prevenzione. Le sue scoperte rivoluzionarono lo studio delle trasmissioni batteriche da contatto e contribuirono a modificare in modo sostanziale protocolli e comportamenti in ambito ospedaliero. Nonostante l’importanza delle sue ricerche, Semmelweis incontrò l’ostilità di molti colleghi, cadde in depressione e morì dopo essere stato internato; nel 2013 alcuni documenti relativi alla sua scoperta sono stati inseriti nel registro della Memoria del Mondo dell’UNESCO.