Salari dignitosi, più sicurezza, più tutele e un contratto che valorizzi lavoratori e lavoratrici. Per lo sciopero nazionale dei lavoratori di Igiene ambientale si è svolto stamattina un presidio da parte di quelli sanniti dinnanzi la Prefettura con le bandiere dei sindacati Fp Cgil, Fit Cisl UilTrasporti e Fiadel. I manifestanti hanno richiesto con la loro mobilitazione la necessità di avere un contratto come strumento di crescita e coesione, considerato che si attende da quattro anni il rinnovo. E’ infatti ferma da tempo la strada stessa del rinnovo e pertanto non si vede nemmeno la prospettiva di rinnovo. Mimmo Raffa della Fp Cgil ha spiegato: “C’è stata un’impressione di forte attenzione da parte della Prefettura rispetto alla vertenza dei lavoratori. Siamo stati convocati dal funzionario Salvatore Guerra. Abbiamo trasmesso un documento che espone le rivendicazioni nazionali dei lavoratori del comparto igiene ambientale. Il rinnovo contrattuale è scaduto il 31 dicembre dello scorso anno e purtroppo la trattativa pare in alto mare anzi alla deriva perché purtroppo le associazioni datoriali non sembrano intenzionate al rinnovo”. Raffa ha poi concluso: “Non vogliono ascoltare quelle che sono le rivendicazioni da parte dei lavoratori. Purtroppo ci troviamo in questo forte stallo che sta compromettendo tutto. Abbiamo chiesto al Prefetto portare questo documento anche all’Anci”. Per la Uil era presente Giuseppe Giraldi che ha sottolineato la questione relativa ai luoghi di lavoro, considerato elemento prioritario per la tutela di ogni individuo: “Verrà attenzionato questo strumento. Ci da garanzie superiori a quelle che noi già stiamo chiedendo”. Filippo Gerardo Periello della Fit Cisl ha rivendicato la necessità dell’aumento salariale: “Adesso aspettiamo delle risposte. Purtroppo i salari rimangono sempre gli stessi”. Sulla sicurezza sul lavoro il delegato Cisl ha attaccato: “Ci sono molti incidenti in questo comparto perché è un lavoro molto rischioso e molto difficoltoso”.