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Sembrava una semplice partenza per una trasferta, ma l’atmosfera all’uscita dalla Porta Carraia ha raccontato tutt’altro. Circa centocinquanta tifosi biancoverdi hanno salutato l’Avellino in partenza per Castellammare di Stabia tra cori, bandiere e fumogeni, trasformando un momento ordinario in una scena di pura passione.

A fare da cornice anche uno striscione dal messaggio forte e diretto: “Divieti e soprusi opprimono la nostra essenza. Combattete per noi, onorate la nostra assenza”. Un grido che racchiude il malessere dei tifosi impossibilitati a seguire la squadra in trasferta, ma anche l’invito a lottare e a rappresentare in campo chi, per forza di cose, dovrà restare a casa.

C’è chi è abituato a queste emozioni, come Raffaele Biancolino, e chi invece – alla prima esperienza in biancoverde – è rimasto colpito dalla forza di un popolo che non smette mai di far sentire la propria voce. Un lungo serpentone di auto ha seguito il pullman della squadra fino all’autostrada, tra applausi e cori.

Nonostante il divieto di trasferta, circa una quindicina di tifosi biancoverdi non residenti in provincia hanno comunque trovato il modo di essere presenti sulle gradinate del “Menti”, a testimonianza di un attaccamento che va oltre ogni barriera.

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