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Dopo il derby vinto contro l’Avellino, parla Ignazio Abate, tecnico della Juve Stabia nella sala stampa dello stadio Menti. Grazie a questa vittoria, le vespe balzano in classifica superando proprio gli irpini. “L’inizio è stato contatto per entrambe le parti perché si sentiva la tensione, avremmo voluto giocare più palla al piede e determinare di più. Abbiamo fatto una buona fase difensiva. Non abbiamo concesso praticamente niente se non nell’occasione di Russo al primo tempo: abbiamo spezzato puntualmente il loro gioco. Così come avevo chiesto, hanno giocato per la nostra gente: voglio ringraziarli, perché ci hanno accompagnato allo stadio dall’albergo già con grande tifo. Su ogni palla, coltello nei denti, e ci godiamo questa vittoria nella continuazione del nostro percorso di crescita.

A proposito delle due reti derivate da calcio d’angolo, dice: “Abbiamo lavorato tanto sui calci piazzati, il direttore ci martella in allenamento, però dovevamo arrivare con cattiveria e, se abbiamo segnato, è tutto merito del lavoro. Abbiamo lavorato tanto anche alla fase difensiva, rispetto alla gara col Mantova in cui abbiamo staccato la spina, stavolta siamo stati molto più ordinati nel blocco basso ed abbiamo concesso poco: paradossalmente nel secondo tempo ci hanno agevolato schierandosi con il rombo, visto che per vie centrali non riuscivano ad offendere, e li raddoppiavamo puntualmente sulle fasce laterali“.

Potevamo gestire meglio qualche fase di gioco, ma si è giocato sull’emotività e tanti discorsi tecnico tattici valevano fino ad un certo punto. Oggi era importante anche per la classifica. Arrivavamo da una fastidiosa sconfitta. Poi, lungo il corso degli allenamenti, ho rivisto gli sguardi giusti: il calcio vive di episodi. Sono contento dei subentrati, PierobonBaldi Cacciamani sono entrati bene dalla panchina in una partita tuttaltro che facile“.