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Al Massimino, la Salernitana continua a non vincere: il Catania di Toscano ha superato i granata di mister Raffaele per 2-0. Sono stati evidenti alcuni errori individuali soprattutto in fase difensiva. La Salernitana perde, quindi, il match più importante del turno, ed in questa prima fetta stagionale. Contemporaneamente, la classifica si accorcia: il Benevento vince con il Potenza, e raggiunge i granata in vetta alla classifica con 22 punti, ad un punto di distanza c’è il Catania. Seguono Casarano e Casertana, che ha vinto col Siracusa, e che sarà prossima avversaria all’Arechi in un altro derby di questo girone.
Catania-Salernitana, la sintesi del match
per la cronaca della partita, il corrispondente
Michele Bellame
Nel primo tempo la partita si è sviluppata su ritmi equilibrati: la Salernitana ha saputo farsi preferire sul piano del possesso e della circolazione, controllando più spesso il pallone, mentre il Catania ha atteso per sfruttare le ripartenze. Raffaele aveva schierato la stessa formazione vista a Monopoli; i padroni di casa avevano recuperato in extremis Cicerelli, che si è rivelato determinante. Al 38′ lo stesso Cicerelli ha capitalizzato una punizione dalla trequarti con un autentico eurogol che si è infilato sotto la traversa, sbloccando il match. Nel corso della prima frazione i granata hanno comunque creato occasioni e chiuso gli spazi, ma non sono riusciti a tradurre in rete il predominio territoriale; qualche imprecisione nella costruzione ha invece aperto varchi per gli etnei.
All’inizio della ripresa la Salernitana non è rientrata con la giusta fluidità e gli errori nei disimpegni sono tornati a farsi vedere. Al 55′ da un rilancio lungo del portiere Dini, Golemic ha deviato involontariamente il pallone servendo Forte, che ha battuto il portiere Donnarumma e raddoppiato, togliendosi la maglia e ricevendo l’ammonizione. I tentativi successivi dei granata, con il passaggio al 4-2-3-1, si sono limitati a tiri dalla distanza — su tutti l’iniziativa di Villa al 63′ — senza però impensierire seriamente Dini. Il Catania ha rischiato più volte di chiudere definitivamente il match con veloci contropiedi, vanificati dall’imprecisione o dalle parate del portiere avversario. Al triplice fischio il punteggio è rimasto 2-0: i rossazzurri hanno conquistato tre punti pesanti, la Salernitana è rimasta a mani vuote nonostante una prova complessivamente positiva in termini di gioco.