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Sabato 18 ottobre 2025, nello splendido e rinnovato salone delle feste del Ristorante “Talismano” a Pago Veiano ha avuto luogo la presentazione dell’ultimo libro della saggista e storica Lucia Gangale.

I Casalbore di Pago Veiano. Storia di una grande famiglia, questo il titolo dell’ultima fatica di Gangale, che da ormai molti anni studia la storia di questo paese del Sannio, a cui ha già dedicato diverse pubblicazioni. In quest’ultimo lavoro, l’autrice ripercorre la storia dei suoi antenati, di parte materna. Una famiglia di illustri professionisti che ha profondamente inciso sul tessuto economico e culturale del paese.

Davanti ad un folto ed attentissimo pubblico, la serata è stata ottimamente condotta dalla docente e scrittrice Marialaura Simeone, mentre le letture di passi scelti dal libro sono state effettuate dall’attrice Francesca Castaldo, che ha letteralmente incantato i presenti, soprattutto durante la lettura ed interpretazione di alcune lettere d’amore scambiate tra Nazareno Casalbore e la sua fidanzata di origine pugliese, Maria Palmiotti, che poi divenne maestra a Pago Veiano.

Simeone ha sottolineato come raccontare una storia familiare significhi raccontare la storia di una nazione ed ha quindi condotto l’incontro attraverso domande sempre ben poste all’autrice. Lucia Gangale si è soffermata sul metodo di lavoro utilizzato, che l’ha portata a setacciare diversi archivi pubblici, soprattutto quello di Roma, dove ha trovato materiali di grande interesse e finora ancora completamente inediti, nonché archivi parrocchiali e carte di famiglia.

Emergono, dal racconto della famiglia Casalbore, vicende di emigrazione, di guerra e dopoguerra, del fascismo e del crollo dello stesso, nonché storie di emancipazione femminile. Spicca la modernità di questi personaggi, ed inoltre vengono rapidamente passate in rassegna altre figure dell’epoca dei Casalbore: il maestro Paolo Cecere, simpatico maestro di provincia e anche consulente giudiziario; i coniugi Caracciolo – de’ Girardi, di elevata nobiltà, con le loro vite complicate ed il crollo economico che li vide protagonisti; Nicola Polvere, il marchese dalla brillante carriera politica. Ma, soprattutto, emerge lo spaccato di un paese che ha perduto gran parte della bellezza che lo caratterizzava, con l’abbattimento del Palazzo marchesale, l’abbandono di Palazzo Polvere, oggi fatiscente, ed il discutibile lavoro di restauro dello stesso Palazzo Casalbore, la cui struttura originaria è gran parte scomparsa.

Marialaura Simeone ha poi chiesto all’autrice se, in futuro, ella voglia raccontare Pago Veiano attraverso un romanzo. Gangale ha risposto di non avere dimestichezza con il genere romanzesco, quanto piuttosto con quello saggistico, ma che ha già annunciato di volere raccontare il paese attraverso la realizzazione di un film, al quale è chiamato a partecipare tutto il popolo di Pago. A tale scopo, nei prossimi giorni si svolgeranno dei casting presso la sede dell’Associazione Artemide, che ha dato la sua disponibilità a questo genere di progetto.

Soprattutto, ha rimarcato Gangale, questo, come gli altri suoi libri, contengono il monito a non voler distruggere la storia di cui si dispone, perché il risultato è la disaffezione e la desertificazione dei luoghi, il che impedisce di progettare il futuro ed il rilancio degli stessi.

L’incontro si è aperto con un momento musicale a cura del duo Giorgio De Ieso e Nadia Khomutova, mentre in chiusura c’è stato il firmacopie ed un brindisi con i convenuti.

Una serata di grande raffinatezza e di gioiosa convivialità, trascorsa in un clima rilassato e amichevole, nella quale si sono affrontati temi storici e anche sociologici, con il costante richiamo alla coesione comunitaria, come motore dello sviluppo e della crescita di Pago Veiano.