di Gigi Caliulo
Una sconfitta al Cibali era un’opzione preventivata. Ma ciò che resta dopo gli oltre novanta di gioco è Salernitana ha perso a Catania non soltanto sul piano del risultato quanto sotto l’aspetto della pessima gestione della parte decisiva del match, nel secondo tempo. Le premesse erano state ben diverse con i granata protagonisti di un match tatticamente quasi perfetto. Una prova autorevole contro una squadra che, invece, aveva il dovere di fare la partita per ridurre le distanze dalla capolista. La Salernirana ha giocato con disinvoltura, concesso pochissimo alla squadra di Toscano, passando in svantaggio grazie ad un eurogol di Cicerelli sul quale, però, forse Donnarumma avrebbe potuto fare qualcosa in più. Subita la rete ed andata negli spogliatoi la Salernitana è rientrata in campo trasformata… in negativo. Per la prima volta è apparsa poco lucida e disunita, ha subito il 2-0 complice una mezza topica di Golemic ed è sparita letteralmente dal campo, staccando la spina con un tempo intero da giocare.
Una sconfitta al Cibali era opzione preventivata, abbiamo detto. Il contraccolpo in classifica è stato minimo e il calendario aiuta i granata, visto che domenica si affronteranno Catania e Benevento.
Ma sul “come” la Salernitana ha perso è necessario che Raffaele faccia da subito un’analisi approfondita. Probabilmente l’impiego contemporaneo di Ferrari-Inglese e Ferraris, con quest’ultimo “costretto” a giocare troppo lontano dalla porta perdendo buona parte del suo potenziale, è una soluzione che può essere adottata in determinate situazioni ma non come punto di partenza per qualsiasi incontro. Su questo, sulle soluzioni da adottare in mediana e sui calciatori meno impiegati (Knezovic e Varone su tutti) va fatta da parte del tecnico una valutazione serena. Domenica prossima ci sarà la Casertana: la Salernitana non può permettersi un ulteriore passo falso, sfruttando lo scontro diretto tra Etnei e Streghe potrà quantomeno conservare la vetta e, perché no, allungare di nuovo in classifica. E a quel punto l’episodio del Cibali resterà tale. E per nulla clamoroso.