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Voci, passi, profumi d’autunno. Domenica (19 ottobre), il Monte Faito ha accolto più di cento escursionisti per una giornata che ha intrecciato spiritualità, paesaggio e cultura rurale. Sul “Cammino dell’Angelo”, l’antico sentiero che da secoli conduce al Santuario di San Michele Arcangelo, la natura ha fatto da cornice a un evento che ha saputo unire il respiro lento del pellegrino e l’energia di una comunità agricola in movimento.

Organizzata dalla rete Farmer Cult con il sostegno del GAL Terra Protetta, l’escursione, gratuita per tutti, è stata una delle tappe più partecipate degli Eco-itinerari dei due Golfi, progetto che promuove la conoscenza dei territori attraverso esperienze immersive tra agricoltura, turismo e sostenibilità. Rinviata di due settimane per il maltempo, la giornata ha ritrovato nel cielo limpido di ottobre il suo scenario ideale.

Accompagnati dalle guide specializzate del consorzio e grazie alla Protezione civile e ai Volontari del Faito, gli escursionisti hanno attraversato faggete e panorami sospesi tra il Vesuvio, Capri e il Golfo di Napoli, fino ad arrivare al Santuario di San Michele Arcangelo, meta di devozione e simbolo identitario della Penisola sorrentina. La consegna delle credenziali del pellegrino ha suggellato un cammino di scoperta e memoria.

La giornata, poi, è proseguita a Vico Equense, nell’azienda agricola “Nonno Luigino”, che ha ospitato il workshop “La filiera corta per promuovere agricoltura, turismo, educazione alimentare e comunità”. Dopo i saluti dei rappresentanti di Farmer Cult — Filomena Caccioppoli (azienda “Nonno Luigino”), Valentina Nunziata (“I Giardini di Vigliano”) e Giovanni Esposito (“Fattorie Montane”) — si è aperto un confronto vivace sulle prospettive del turismo rurale e della multifunzionalità agricola. Presenti, tra gli altri, Melania Sannino, segretaria regionale UIL Agricoltura, che ha esaltato il ruolo delle donne e dei giovani nel progetto, e Luigi Riccio, direttore generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania, che ha ascoltato con interesse le proposte del partenariato su agricoltura e turismo esperienziale.

Infine, la teoria ha lasciato spazio alla pratica. Le degustazioni di prodotti locali, le visite ai terreni coltivati, ai farmer market, ai laboratori di trasformazione e agli spazi didattici hanno raccontato la vitalità di un’azienda e di una comunità che sa innovare partendo dalle proprie radici. Così, tra un sentiero di montagna e un campo coltivato, tra fede e sapori della terra, gli Eco-itinerari dei Due Golfi hanno tracciato una via possibile per un turismo che rispetta, educa e unisce. Un turismo capace di raccontare la Campania autentica, quella che cammina lenta, ma con passo sicuro, verso il futuro.

Le aziende agricole – dichiara Giovanni Esposito di “Fattorie Montane”, ente capofila del progetto – non sono solo produttori: sono custodi di paesaggi, educatori di comunità, protagonisti di un’economia che include e rigenera. Questo è l’inizio di un progetto il cui vero valore è la comunità. Un progetto che trasforma il consumatore da semplice “comparatore di prezzi” a protagonista consapevole del cambiamento. Ogni scelta alimentare, ogni visita, ogni gesto di partecipazione diventa parte di un ecosistema che mette al centro la dignità dei territori e delle persone. Per promuovere e divulgare questa consapevolezza – aggiunge –, abbiamo attivato e coinvolto le scuole, aperto farmer market, organizzato attività di partecipazione a corsi di cucina, esperienze didattiche e laboratori del gusto. E non ci fermiamo qui: altri progetti sono in cantiere con le istituzioni, le associazioni e anche con la Chiesa, perché – conclude Esposito – la cura del territorio e delle relazioni è una responsabilità condivisa, che attraversa ogni ambito della vita”.

Farmer Cult è una rete di aziende e di enti del terzo settore impegnati nella promozione dell’agricoltura sostenibile, dell’innovazione sociale e della valorizzazione delle identità rurali. Il partenariato è guidato dal consorzio e impresa sociale “Fattorie Montane” e dalle aziende agricole della Penisola sorrentina “I Giardini di Vigliano”, “Nonno Luigino” e “L’orto in dispensa”. L’iniziativa è stata finanziata nell’ambito della SSL del GAL TERRA PROTETTA – Sottomisura 19.2 – TI 16.4 PSR REGIONE CAMPANIA 2014/2022″.