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“Una signora in leggerissimo sovrappeso”. È bufera su Paolo Mieli, per aver definito così Souzan Fatayer, candidata di Avs alle regionali in Campania. La donna è palestinese nata a Nablus, ma da 40 anni vive a Napoli, dove insegna all’Università Orientale. “Avs – dice Mieli introducendo la rassegna stampa su Radio 24 – a Napoli presenta la palestinese napulitana che esalta Hamas, una signora in leggerissimo sovrappeso”. A quel punto, il conduttore Simone Spetia prova a interrompere il giornalista, sottolineando che “questo è poco importante”. Mieli tuttavia continua. “Siccome lì la campagna è sulla fame e sulla carestia – spiega – io lo dico non per un giudizio estetico ma una palestinese che si presenta così suscita le ironie…”.

Souzan Fatayer (Foto da Souzan Fatayer/Facebook)

Queste frasi scatenano una raffica di reazioni. “Parole vergognose” attacca Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra a Palazzo Madama. “Quale sarebbe la colpa di Souzan Fatayer, chiedo a Paolo Mieli – incalza il senatore di Avs -. Il fatto di essere palestinese? O il fatto di essere napoletana? O addirittura, come Mieli la definisce, il fatto di essere in leggero sovrappeso? E che vuol dire questo riferimento al leggero sovrappeso? Forse un modo subdolo per dire che non è vero che a Gaza Israele ha utilizzato la fame come strumento di guerra? Sono parole vergognose che non ci sorprendono, perché Mieli è lo stesso che ha negato il genocidio. Ed è la dimostrazione concreta di come purtroppo il nostro paese sia tra gli ultimi per libertà di stampa”. Per Tonino Scala, segretario campano di Sinistra Italiana, quello del giornalista è “un commento vergognoso, e come se non bastasse, nelle ultime ore giornali come Il Giornale e Il Tempo hanno ripreso e rilanciato l’attacco, trasformando una candidatura libera e coraggiosa in un tiro al bersaglio”.

E inoltre “una dura condanna per le affermazioni rilasciate dal giornalista Paolo Mieli” è espressa dalla segreteria della Cgil Napoli e Campania. Secondo il sindacato, utilizzare il “bodyshaming per sostenere la tesi che i palestinesi non muoiano di fame è semplicemente inaccettabile e vergognoso”. Analogo il pensiero di Rosario Andreozzi, consigliere comunale di Napoli per Avs e candidato alle Regionali. “Souzan Fatayer – afferma- viene colpita perché è libera, perché è palestinese, perché è una voce che non si lascia zittire. Chi la insulta lo fa perché la teme”. Di parole “stupide e fuori luogo” parla Nino Simeone, altro consigliere comunale ma in lista con la civica Fico Presidente. Per lui, i giudizi su Fatayer sono “ancor più gravi perché” detti “con la voce di chi dovrebbe rappresentare il pensiero critico e il rispetto”. Nel solidarizzare con Fatayer, la Rete Sociale Nobox – Diritto alla Città manifesta “il suo sdegno per le parole di Paolo Mieli che l’ha definita in modo sprezzante e vergognoso”.

Video tratto da Radio 24