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L’accesso al credito da parte delle imprese resta sempre al centro dell’attenzione da parte degli Organi di Confindustria sannita ed il Vice Presidente Filippo Liverini, che già da mesi ha voluto con forza monitorare proprio quel rapporto grazie ad un tavolo di confronto, denominato “Credito amico”, non dimentica di seguire passo passo l’evolversi della situazione. “Credito amico, una sorta di ponte stabile di collegamento tra due mondi diversi, appunto le banche e le mprese, ha vissuto oggi un nuovo capitolo grazie ad un incontro promosso oggi nella sede di piazza Risorgimento della Confindustria nel corso del quale sono stati approfonditi i temi caldi del rapporto tra i due poli dell’economia reale focalizzando l’attenzione sulla politica commerciale perseguita dalla Banca Popolare Pugliese (BPP). Infatti, sotto la lente d’ngrandimento, “Credito Amico” ha portato un vademecum per le imprese che vogliono prepararsi ad uno scenario in cui Sostenibilità e Credito siano sempre più correlate, oltre che sulle opportunità per le imprese del Sud offerte dalle aree territoriali su cui vige la Zes Unica, in termini di incentivi fiscali e credito d’imposta.
Liverini ha ricordato: “Tra il 2022 ed il 2023 si è registrato un aumento rilevante del costo del denaro pari a 10 punti; il tasso, arrivato a 4.15, ha frenato un po’ quello che erano le caratteristiche di un imprenditore, cioè quello di fare investimenti. Ma quando il denaro costa molto, ci si ferma. Poi c’è stato un allentamento, anzi un ribaltamento in questo scenario aprendone uno nuovo. Le imprese devono prendere voglia di fare nuovi investimenti ma come farlo? Ecco la proposta di Credito amico per avere un rapporto almeno personale con la Banca, perché non è possibile avere una descrizione bancaria più di 22.000 sportelli di filiali che hanno chiuso in Italia e la maggior parte del centro sud. E quando bisogna istruire una pratica di finanziamento noi imprenditori siamo costretti solo a ragionare su numeri freddi. Vengono meno quelle che sono gli aspetti relazionali“. Il Vice Presidente di Confindustria quindi ha ricordato come strumenti di confronto e di valutazione per le banche, e cioé l’ambiente, l’economia, il sociale, la governance debbono essere elementi intangibili che è necessario ed opportuno monitorare: “Noi imprenditori faremo tutto il possibile per fare in modo che le nostre aziende si possano presentare in modo idoneo alle richieste di credito. C’è stato questo sfilacciamento molto forte di quelli che sono stati i funzionari di Banca di una volta. Il presidio fisico di una banca è venuto meno, abbiamo difficoltà a conoscere addirittura i nostri gestori. Quindi questa è l’occasione con Credito amico, che è appunto quello di presentare le banche, farci conoscere e tentare un po’ di riallineare e fare in modo che questa asimmetria informativa venga recuperata. Ma soprattutto dobbiamo fare in modo che la Banca non sia solo fisica o digitalizzata ma deve scivolare su un concetto di banca ibrida. Deve concentrarsi molto sulla relazione personale”.
Liverini ha quindi ricordato come le grandi imprese non hanno grandi problematiche di accesso al credito. Diverso il concetto per le Piccole e medie imprese: “Non siamo preparati. L’attenzione deve essere catalizzata solo esclusivamente sulle PMI. Il tessuto produttivo di Benevento è caratterizzato da questa dimensione aziendale. Come industria siamo a 394 iscritti e solo 3 di queste hanno gestione di grandi aziende. Occorre fare in modo che questa voglia di investimenti sia frutto di una mediazione efficace e non di una mediazione che sia solamente legata a concetti di numeri astratti che a volte bloccano anche diciamo la visione di un imprenditore. La visione è quella di andare avanti con le imprese e uscire dal concetto di nanismo. E questo lo si fa solamente avendo a fianco le banche, con i dottori commercialisti. In questo momento i tassi sono stati ridotti, si prevede che il PIL nazionale e europeo si attesti sull’1% con un’interazione sul 2% nei prossimi anni. Nel prossimo anno quindi i tassi non scenderanno più. È una fase di stasi.” In conclusione, Liverini ha ricordato come la Cgia di Mestre abbia pubblicato i dati del credito in Campania. Il Sannio è alla 78a posizione a livello nazionale. Avellino è l’ultima come concessione al credito”.
E’ quindi intervenuto il presidente dell’Associazione dei costruttori Benevento, Flavian Basile, che, discutendo della situazione del comparto edile, ha dichiarato: “Siamo imprenditori, crediamo in questo territorio e crediamo nella nostra nazione. Certamente appuntamenti si può discutere e portare sul tavolo delle tematiche importanti soprattutto nei riguardi di cosa oggi questo Governo vuole fare a medio e lungo termine. Noi stiamo affrontando un periodo molto complicato perché il PNRR sta per finire. Abbiamo il problema dei Dazi e la Zes unica oggi non si è ben capito cosa succederà. Sono stati tre strumenti straordinari che ci hanno portato ad aumentare il PIL e avere una disoccupazione bassissima. Però questo non basta nel senso che anche le dichiarazioni recenti del ministro Giorgetti per quanto riguarda le garanzie di Stato, per quanto riguarda gli aiuti alle imprese e vogliono terminarle. Stiamo parlando di quasi 300 miliardi che sono stati erogati come aiuto alle imprese. Noi chiediamo un sistema non più straordinario, ma chiediamo una riforma strutturale che questi strumenti diventano una nuova ripartenza per l’Italia per mantenere quel tipo di livello e riuscire a colmare quel gap che ancora c’è. E Io credo che per quanto riguarda le garanzie di Stato devono essere strumenti che tutelano gli imprenditori”.
Sulle Zes uniche Basile ha commentato: “Io credo che sia uno strumento fondamentale che crea soprattutto solidità ,sicurezza e rispetto agli investimenti che servono a questa nazione al meridione”. Presente questo pomeriggio Mauro Buscicchio – Direttore Generale BPP che ha detto: ” Questa è l’occasione per ribadire e confermare il fatto che tra le banche e le imprese non può che esserci una condivisione di intenti di attività di iniziative. D’altronde la Banca è al servizio delle esigenze dell’impresa e l’impresa utilizza la Banca per le proprie diciamo visioni di investimento e di finanziamento”. Il direttore ha sottolineato il rapporto con il cliente sull’ascolto sulla relazione sulle esigenze : “Sicuramente quello di avere un supporto di natura, non direi nemmeno consulenziale, ma di ascolto e di condivisione dei progetti di investimento che poi devono trovare , diciamo, sbocco nelle nelle attività che l’impresa deve portare avanti e che molto spesso sono supportate dalle aziende di credito”.