Alla vigilia della sfida contro lo Spezia, in programma sabato 25 ottobre alle 15:00 al Partenio-Lombardi, Raffaele Biancolino si presenta in conferenza con tono deciso ma sereno. La sconfitta di Castellammare brucia ancora, ma il tecnico dell’Avellino guarda avanti: “C’è rabbia, è normale dopo una sconfitta. Abbiamo analizzato a fondo la gara con la Juve Stabia, concentrandoci sia su ciò che abbiamo fatto bene sia sugli errori commessi.”
Il primo obiettivo è rialzarsi subito: “Conoscendo i miei ragazzi mi aspetto una buona reazione. Domani affrontiamo una squadra di spessore, costruita per stare in alto. Lo Spezia, tolto Pio Esposito, è praticamente lo stesso gruppo che ha giocato la finale playoff per la Serie A: esperienza e qualità non mancano.”
Il tecnico sorride quando si parla di Gennaro Tutino, atteso al debutto in biancoverde: “È arrivato il momento della convocazione. Non è ancora al top, ma ha già fatto grandi passi avanti dopo due infortuni pesanti. Non so se avrà molti minuti nelle gambe, ma solo la sua presenza può dare una spinta mentale importante alla squadra.” Sulla sconfitta con la Juve Stabia, Biancolino difende i suoi: “Russo ha fatto la partita che mi aspettavo, peccato per quell’occasione non sfruttata.”
E sul piano tattico non chiude nessuna porta: “Valutiamo diversi sistemi di gioco, anche in base all’avversario. Lo Spezia può passare dal 3-5-2 al 4-3-1-2, e noi dobbiamo saperci adattare. In mezzo al campo ho tante soluzioni.” Il tema difensivo resta centrale: “Gli errori possono arrivare sia a tre che a quattro dietro. Stiamo lavorando molto sulle distrazioni e sulle palle inattive, dobbiamo restare sempre concentrati.”
Il tecnico rifiuta l’idea del “tour de force”: “Penso solo alla prossima gara, poi vedremo. Ho giocatori che stanno recuperando e che potranno darci una mano anche a Pescara.” Qualche aggiornamento anche dall’infermeria: “Rigione sta meglio, dovrebbe tornare in gruppo la prossima settimana. Enrici e Palumbo si stanno allenando bene, ma devo fare delle scelte e me ne assumo la responsabilità.”
Biancolino vuole un Avellino aggressivo e affamato: “Le nostre qualità sono il possesso palla e le verticalizzazioni, ma serve più fame e determinazione.” Nega qualsiasi tensione interna: “Con Enrici nessuna lite, solo un confronto normale.” Dopo due partite senza gol, l’ex attaccante non si nasconde: “Da ex centravanti non mi fa piacere, ma l’importante è creare le occasioni. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta, prima o poi l’occasione arriva e bisogna sfruttarla.”
Il mister ammette che dopo la sosta la squadra ha perso un po’ di brillantezza mentale: “A Castellammare non siamo stati lucidi come nelle gare precedenti. Ma abbiamo archiviato la partita: pensiamo allo Spezia e al nostro obiettivo, che resta la salvezza.”
Chiusura dedicata a De Cristofaro, di nuovo in campo con la Primavera: “È un ragazzo che merita tanto, lo scorso anno è stato importante per la vittoria del campionato.” E sulle critiche personali: “Sono abituato, succede anche da allenatore. Quando vinci è merito della squadra, quando perdi sei scarso. L’importante è restare a posto con la coscienza.”
Infine, un cenno al rosso di Insigne: “Ne abbiamo parlato, non mi aspetto errori del genere da lui. È stata una sciocchezza che dovrà servirgli da lezione.”




















