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La lettera del Parroco di Monteforte, Don Fabio Mauriello, ai candidati in campo per le prossime amministrazioni comunali: 

Carissime/i,
“voglio raggiungervi attraverso i mezzi di comunicazione per dirvi GRAZIE!
Grazie perché avete deciso di mettervi in gioco e grazie perché donate il vostro tempo, la vostra professionalità e il vostro estro alla Comunità di Monteforte. Vi chiedo di dedicarmi due minuti del vostro prezioso tempo. Spero di non essere frainteso nelle intenzioni che convergono tutte verso il bene della comunità e anche di ognuno di voi. Vi scrivo pubblicamente per spingervi ad una riflessione comune e per donarvi una benedizione.

1. Il Valore del Servizio e l’Importanza del Dialogo
Vi vedo come persone che hanno scelto di mettersi al SERVIZIO: una vocazione alta e nobile. La Dottrina Sociale della Chiesa definisce la politica come la forma più alta di carità, poiché è la cura del bene comune. In questo senso, la vostra candidatura è già un atto di generosità.
Tuttavia, so bene che la campagna elettorale può inasprire gli animi e confondere le priorità. L’invito che vi porgo è a mantenere la dignità e il rispetto come stelle polari della vostra azione.
2. L’Etica della Campagna: Confronto, Non Conflitto
Vi prego, concentrate il vostro impegno sul confronto programmatico e sulle idee, lasciando da parte l’attacco personale.
• Non sporcate il dibattito: La tentazione di scendere sul piano personale, di usare l’insulto o la denigrazione, è forte.
Ma essa avvelena la vita comunitaria e allontana i cittadini, specialmente i giovani, dalla partecipazione civica. Una campagna basata sul fango non lascia vincitori, ma solo un paese più diviso.
• La Carità nella Verità: La verità non deve mai essere usata come un’arma per ferire. Vi chiedo di attenervi a un linguaggio che sia sempre improntato alla lealtà, alla trasparenza e al rispetto reciproco, anche nelle critiche più aspre.
Ricordate: l’avversario politico non é un nemico da abbattere, ma un concittadino con una visione diversa su come servire
Monteforte.
3. La Bussola del Bene Comune: Gli Ultimi al Centro
Infine, il mio augurio e la mia esortazione più profonda è che la vostra visione, qualunque essa sia, abbia sempre al centro i più fragili e i bisogni reali della nostra gente.
• Gli “Ultimi” di Monteforte: Vi esorto a non dimenticare i giovani che cercano un futuro qui, gli anziani che vivono nella solitudine, le famiglie in difficoltà e chiunque si trovi ai margini. Il vero successo di un’Amministrazione si misura dalla sua capacità di sollevare chi è rimasto indietro.
• La Casa Comune (Laudato si): Abbiate cura della nostra “casa comune”: il territorio di Monteforte. La tutela dell’ambiente, del pacsaggio e la cura del decoro urbano sono anch’essi atti di carità e di rispetto per le generazioni future.
• Dopo il voto: Chiunque vinca, la vera sfida sarà ricostruire l’unità. Vi invito fin da ora a un impegno solenne: a collaborare per i punti essenziali del paese, anche dopo il voto. La comunità è più importante di qualsiasi schieramento.
Conclusione
Vi affido, per intercessione di San Martino e della Beata Vergine Maria Regina del Monte Carmelo, a Dio e vi benedico nel vostro cammino. Egli illumini le vostre scelte e vi dia la forza di essere servitori onesti e leali della nostra amata Monteforte Irpino.