Venerdì 30 la prima assemblea. Non escludiamo il ricorso alla mobilitazione se non saranno immediatamente corrisposte le retribuzioni. – l’appello di Uil Trasporti.
I lavoratori della DM Technology Srl ed alcuni operatori di supporto in forza all’altra società WM Magenta srl, tutti impegnati nel servizio di igiene urbana del Comune di Castel Volturno, attendono ancora la retribuzione del mese di settembre nonostante il servizio sia stato integralmente svolto e nonostante risulti che l’Ente abbia provveduto a liquidare i corrispettivi dovuti al Raggruppamento di imprese affidatario dell’appalto.
Chi lavora ha diritto a percepire puntualmente il proprio salario, senza essere costretto a inseguirlo o subirne la mancata erogazione come conseguenza delle inefficienze organizzative altrui. L’aspetto ancor più inaccettabile è la disparità evidenziata tra lavoratori appartenenti al medesimo cantiere. Alcuni dipendenti hanno percepito le spettanze, altri ne sono completamente privi, come se il diritto al salario dipendesse dalla ragione sociale del proprio datore piuttosto che dalla natura del servizio pubblico svolto. Una condotta che calpesta il principio di parità di trattamento, viola apertamente il CCNL di riferimento e contravviene agli obblighi di solidarietà retributiva e contributiva previsti per le imprese riunite in RTI negli appalti pubblici.
Abbiamo già formalizzato la segnalazione di tali irregolarità al Comune, che continua tuttavia a non assumere alcun provvedimento concreto a tutela dei lavoratori. È grave che una Stazione Appaltante che affida un servizio pubblico essenziale non intervenga a fermare condotte che minano diritti primari e la stessa dignità di chi opera quotidianamente sul territorio. Gli obblighi contrattuali a tutela del lavoro non possono ridursi ad una formalità documentale che si esaurisce nelle carte di gara. Rappresentano impegni inderogabili che devono trovare riscontro nella realtà. Indetta per venerdì prossimo una assemblea sindacale retribuita con tutto il personale impiegato nell’appalto. Sarà un momento decisivo per definire le iniziative da adottare nel prossimo futuro, poiché i lavoratori non sono disposti a tollerare altre mensilità in ritardo né ulteriori violazioni. Qualora la situazione non venisse sanata con tempestività, non si escludono clamorose forme di protesta e una mobilitazione imponente in grado di richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale su questa vicenda. La retribuzione non è una concessione discrezionale. È un diritto costituzionale, una garanzia di dignità personale e professionale, un dovere che nessun soggetto coinvolto nell’appalto può permettersi di disattendere. Se il servizio viene garantito quotidianamente, nel rispetto di turni, sicurezza e carichi di lavoro, deve essere garantito con altrettanta puntualità il salario. Per quanto ci riguarda i lavoratori non diventeranno mai invisibili, finché non arriverà il dovuto, nessuno potrà più far finta di non vedere.























