“Il sindaco muore se non si dimette entro cinque giorni”. E’ il manifesto minatorio apparso negli uffici del comune di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, nei confronti del primo cittadino Michele Sepe, eletto lo scorso anno nelle liste del Partito Democratico: un vero e proprio manifesto mortuario con la foto del sindaco e di padre Pio.
“Un atto vile e intollerabile” lo definisce il Pd di Napoli che esprime la propria solidarietà “piena e convinta” a Sepe e alla sua squadra. “Siamo certi e fiduciosi che le autorità competenti faranno piena luce sull’accaduto – proseguono i Dem – garantendo la massima tutela al sindaco e agli amministratori, perché nessuno possa pensare di fermare, con triviali intimidazioni, il lavoro per la legalità nei nostri territori”.
solidarietà anche da parte del sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo: “Il mio augurio è che le forze dell’ordine facciano luce su questo gravissimo episodio, che rappresenta un campanello d’allarme. Sindaci e amministratori locali sono in prima linea nel fronteggiare le criticità dei territori. Sono certo che il collega Sepe non si lascerà intimidire: il mio invito agli amministratori di San Giuseppe Vesuviano è di andare avanti, con coraggio, trasparenza e determinazione, nell’esclusivo interesse della comunità di San Giuseppe Vesuviano”.
“Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza al sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Michele Sepe, per il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima. Si tratta di un atto vile e inaccettabile che rappresenta un’offesa non solo alla persona, ma all’intera comunità”. Così in una nota il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro.
“Sono certo – spiega – che le forze dell’ordine faranno piena luce sull’accaduto e individueranno al più presto i responsabili di questo gesto ignobile. Conoscendo Michele, sono sicuro che non si lascerà condizionare da simili minacce e continuerà con determinazione nel suo impegno per lo sviluppo e la legalità del territorio. La difesa delle istituzioni e della democrazia non si ferma davanti alla violenza e all’intimidazione”.
“Sono certo – spiega – che le forze dell’ordine faranno piena luce sull’accaduto e individueranno al più presto i responsabili di questo gesto ignobile. Conoscendo Michele, sono sicuro che non si lascerà condizionare da simili minacce e continuerà con determinazione nel suo impegno per lo sviluppo e la legalità del territorio. La difesa delle istituzioni e della democrazia non si ferma davanti alla violenza e all’intimidazione”.
L‘Ente Parco Nazionale del Vesuvio esprime ‘piena solidarietà’ al Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Michele Sepe, “per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima”. “Tali gesti – si legge in una nota dell’Ente Parco – rappresentano un attacco non solo alla persona, ma anche alle istituzioni e ai valori di legalità e democrazia che ogni amministratore pubblico è chiamato a difendere quotidianamente”. Il Parco “è vicino al Sindaco Sepe e alla sua amministrazione, con l’auspicio che le autorità competenti facciano presto piena luce sull’accaduto. Rinnoviamo l’impegno comune – conclude l’Ente – a lavorare con determinazione per la tutela del territorio vesuviano e per affermare, contro ogni forma di intimidazione, la cultura della legalità, del rispetto e della convivenza civile”.
“E’ grave e inquietante la minaccia rivolta al sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Michele Sepe. A lui va la piena e sincera vicinanza da tutto il Pd nel proseguire con determinazione il suo lavoro al servizio della comunità. Siamo certi che le forze dell’ordine e gli organi inquirenti facciano piena luce sull’accaduto, restituendo serenità al sindaco Sepe, alla sua famiglia e all’intera comunità di San Giuseppe Vesuviano”. Così il deputato democratico Marco Sarracino in merito all’episodio verificatosi nel comune del Vesuviano.
“Ancora una volta la camorra prova a intimidire le istituzioni democratiche. A San Giuseppe Vesuviano, comune del Napoletano, è comparso un manifesto shock con scritto “Muore se non si dimette”, rivolto al sindaco Michele Sepe, eletto lo scorso anno nelle liste del Partito Democratico. Un atto vile e inaccettabile. Al sindaco Sepe va la nostra solidarietà. È il segno che la criminalità teme chi sceglie di amministrare con onestà e coraggio”. Così in una nota Sandro Ruotolo, segreteria nazionale del Pd.























