Lucido, diretto, senza giri di parole. Lorenco Šimić parla da leader dopo l’1-1 dell’Adriatico, un pareggio che vale più di quanto dica il tabellino. Non per il punto, ma per la reazione.
“Dopo due sconfitte pesanti dovevamo dare una risposta, prima di tutto a noi stessi. E anche per far capire che possiamo fare qualcosa di importante quest’anno”, racconta il difensore croato, che non nasconde un pizzico di rammarico: “Per come la vedo io, oggi abbiamo perso due punti. Ma la direzione è quella giusta: lavorare su ciò che ancora non funziona bene, perché quella è l’unica strada.”
Il segnale c’è stato. Non solo nel risultato, ma nella solidità, nella voglia di aiutarsi, nel sacrificio collettivo. Šimić spiega anche il lavoro tattico dietro una partita intensa, fatta di cambi di modulo e adattamenti continui: “È stata una partita divertente ma faticosa. Il cambio di sistema ci permette di essere più pericolosi davanti, però richiede tanto equilibrio dietro. Abbiamo risposto bene, soprattutto io e Patrick, ma sappiamo che possiamo crescere ancora.”
Da vero uomo di reparto, Šimić riporta tutto all’essenza del difensore: “Alla fine conta una sola cosa: dietro deve esserci zero. Sempre. È quello che vogliamo e su cui lavoriamo ogni giorno.”
Poi, l’ultima frase, che racconta l’anima di un gruppo: “Quando segniamo, è merito di tutti. Quando prendiamo gol, la responsabilità è di tutti. È questo che fa la differenza tra una squadra normale e una squadra vera”.




















