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di Gigi Caliulo

L’acre retrogusto dell’occasione mancata accompagna il giorno dopo della Salernitana. Uscita imbattuta dal Francioni di Latina, la squadra di Raffaele torna dalla trasferta in terra pontina con qualche certezza in più, con la vetta in solitudine conservata con distanze immutate rispetto a Catania e Benevento e con l’amaro in bocca per non aver colto in pieno la possibilità offertale su un piatto d’argento dalle sue inseguitrici, fermate sul pareggio da Casertana e Sorrento. Avesse vinto a Latina la Salernitana avrebbe dato il via ad una prima fuga in solitaria. Resta, invece, immutato il vantaggio sulle principali antagoniste al termine di una giornata che – forse – la squadra granata non ha sfruttato al meglio.
Dal campo è emersa qualche certezza in più. Anzitutto il peso specifico che ha Capomaggio nello scacchiere tattico di Raffaele. Il centrocampista argentino, assente a Latina per squalifica, è un elemento imprescindibile, l’unico in grado di far fare il salto di qualità in mezzo al campo, il solo capace di mascherare anche i limiti in fase di costruzione che la squadra granata denota in determinate situazioni di gioco. A Latina la Salernitana ha regalato un tempo ai padroni di casa e, pur non subendo neppure un vero tiro in porta per tutti i novanta minuti, ha costruito pochissimo. Nella ripresa è sbocciato il talento inatteso dell’esordiente Di Vico, che Raffaele ha gettato nella mischia al posto di Varone – ormai bocciato quasi definitivamente – e la Salernitana è tornata padrona del campo. Ha sfiorato il vantaggio in quattro circostanze e può rammaricarsi per un’opportunità non sfruttata fino in fondo.
Nel giorno del primo maxi esodo di tifosi granata in trasferta (quasi tremila i sostenitori salernitani al seguito della squadra nella prima trasferta libera, uno spettacolo indescrivibile sugli spalti del Francioni) la Salernitana ritrova l’imbattibilità difensiva e porta a casa un punto che, numeri alla mano, le permette di confermarsi regina del girone. Alla fine la continuità di risultati è fondamentale per il raggiungimento della promozione diretta ma, come ha sottolineato lo stesso Raffaele nel dopo gara, non esistono certezze né squadre da battere. Sarà una battaglia settimanale all’ultimo sangue per la conquista della promozione diretta. E lunedì prossimo, quando all’Arechi arriverà il Crotone, i granata dovranno fare i conti con l’ennesimo avversario tignoso. Certo, ormai la strada maestra è stata imboccata ma le buone intenzioni che la lastricano non bastano a mantenere la calma e ad essere certi della vittoria finale. Un altro mattoncino è stato aggiunto, però. E Raffaele, che ha anche evidenziato come a gennaio – al termine del girone d’andata – sarà importante fare il punto della situazione per comprendere come rendere davvero questo organico da promozione diretta, sa bene che ci sarà ancora molto da lavorare per centrare il ritorno in B senza passare per i playoff.