Nell’aula consiliare “Giuseppe Pisano” di Montefredane si è tenuta la conferenza stampa convocata dal sindaco Ciro Aquino per illustrare gli esiti delle ispezioni tecniche e delle analisi in “Time History” sulla scuola primaria di via Roma, chiusa dopo le scosse sismiche del 25 e 26 ottobre. Accanto al primo cittadino erano presenti il prof. Mariano Modano, ordinario di Scienze delle Costruzioni all’Università degli Studi di Napoli Federico II, e l’ingegnere Domenico Santoro, responsabile dell’area tecnica comunale. Dalle verifiche è emerso un quadro rassicurante: l’edificio non ha subito danni strutturali e potrà riaprire mercoledì mattina.
“Le risultanze tecniche ci permettono di restituire serenità alla comunità scolastica – ha dichiarato Aquino –. L’edificio è sicuro, servono solo piccoli interventi di manutenzione. Questo lavoro di approfondimento è stato necessario per dare certezza alle famiglie, agli studenti e a tutto il paese”. Il sindaco ha ricordato che il plesso fu progettato nel settembre 1980, pochi mesi prima del terremoto dell’Irpinia, e che l’amministrazione sta già lavorando per reperire fondi destinati alla ricostruzione. “È una struttura nata con criteri precedenti alle attuali norme antisismiche – ha aggiunto – ma grazie alle prove di carico e agli accertamenti condotti possiamo affermare che si trova ancora in buone condizioni statiche”.
Nel corso dell’incontro, Aquino ha posto l’accento su una questione più ampia: la prevenzione sismica nei piccoli comuni. “Da Montefredane parte una battaglia di civiltà – ha sottolineato – perché le aree interne possano disporre di edifici scolastici sicuri e adeguati alle tecniche moderne. Dobbiamo affrontare la realtà di un patrimonio pubblico spesso obsoleto e agire in anticipo, non solo dopo l’emergenza”.
Il primo cittadino ha inoltre annunciato l’intenzione di rafforzare il presidio locale di Protezione Civile, alla luce della presenza di una faglia nel territorio comunale. “È una consapevolezza nuova che ci impone attenzione e responsabilità – ha concluso –. La scuola può riaprire in sicurezza, ma il nostro impegno per la prevenzione e la tutela delle comunità non si ferma qui”.
            
		
        


















