- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Niente drammi all’ombra Dormiente. L’unico punto conquistato nelle ultime due giornate di campionato ha solo rallentato la marcia del Benevento. I giallorossi restano in corsa per l’obiettivo, tornare in serie A magari senza passare attraverso la lotteria dei play off. I risultati delle altre, Lecce a parte che vincendo domani il recupero con il Vicenza balzerebbe da solo in vetta, hanno in parte rimarginato le ferite di una Strega che naviga in quarta posizione, a braccetto con Cremonese e Monza e distante quattro punti dal Pisa, primo, e tre dal Brescia, secondo.

Un Benevento chiamato dunque a ripartire, anche e soprattutto perché le prossime due gare non saranno affatto banali. Parma in casa e Lecce in trasferta potrebbero voler dire molto sulla reale consistenza della formazione di Fabio Caserta e sull’obiettivo tangibile da provare a inseguire in un girone di ritorno apertosi con il ko di Alessandria.

La sosta per gli impegni delle Nazionali, tuttavia, non è mai stata clemente con la Strega. Al rientro in campo dopo uno stop, Letizia e compagni non hanno mai vinto in stagione. Due pareggi, in casa contro il Lecce e sul campo della Cremonese, e una sconfitta, all’Arena Garibaldi di Pisa, rappresentano il magro bottino ottenuto alla ripresa del torneo cadetto.

La sfortuna, semmai, sta nel fatto di aver affrontato tutte compagini di alta classifica dopo le due settimane trascorse ai box. All’apparenza non sarà così con il Parma, ma quella di Iachini è una formazione che merita rispetto, partita con ben altre ambizioni e ritrovatosi a fare i conti con la dura realtà della serie B nonostante una rosa zeppa di campioni.

Due gare dall’elevato tasso di difficoltà, da affrontare senza più l’assillo di un calciomercato che chiuderà i battenti lunedì prossimo, 31 gennaio. Due gare da preparare con quindici giorni di lavoro nelle gambe, utili a inserire Forte e Farias nel progetto tattico di Caserta e per recuperare qualche infortunato. Servirà, insomma, un Benevento formato Monza, quello ammirato nell’unica gara vinta dopo una sosta. In quel caso, però, non centravano le Nazionali.