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Benevento – Con ordinanza del 16 maggio scorso il Tribunale di Benevento ha respinto l’ennesima azione proposta dalla Camera di Commercio, difesa dall’avv. Paola Porcelli, nei confronti di Romano Nicola, difeso dall’avv. Luigi Giuliano, condannando l’Ente al pagamento delle spese processuali con l’ordinanza di reiezione delle pretese avanzate dall’Ente camerale.
La vicenda trae origine da una azione di risarcimento del danno proposto dalla Camera di Commercio per una presunta condotta diffamatoria e denigratoria compiuta da Nicola Romano, Presidente di Confcommercio, nei confronti dell’Ente e, in particolare, del suo presidente dell’epoca, Antonio Campese insieme alla sua Giunta che si sarebbero ritenuti offesi al riguardo delle dichiarazioni mosse dal Romano sulle varie controversie promosse dall’Ente contro il Segretario Generale, dott. Vincenzo Coppola nonché contro vari funzionari, sulle ingenti spese legali sostenute dall’Ente, sul flop delle luci di Natale dell’anno 2019, sull’illegittima prorogatio del Consiglio.
Le governance di enti e società – riferisce Nicola Romano vengono nel tempo ricordate per le azioni e gli indirizzi da essi posti in essere: Antonio Campese e i suoi sodali compagni, membri di giunta, subentrato nel 2014 al dimissionario Gennarino Masiello, alla guida dell’ente camerale sannita e disarcionato solo nel 2020 a mandato scaduto da 4 anni, verrà ricordato solo quale “personaggetto” delle cause perse.
Sono decine e decine le sentenze di rigetto e condanna con relativi addebiti di spese e risarcimento a carico dell’Ente, sugli innumerevoli procedimenti promossi da sprovveduti ed incapaci soggetti che, tra l’altro, usano soldi delle imprese. Per quanto riferito da Nicola Romano, quale portavoce di Confcommercio di Benevento, la vicenda Coppola come quella dei funzionari camerali ha avuto un esito pressochè disastroso per la Camera di Commercio che è risultata soccombente in tutti i gradi di giudizio, con un enorme esborso di spese legali che certamente si potevano evitare.
Le continuate condanne dell’Ente e il relativo sperpero di risorse economiche appartenenti alle imprese sannite, oltre ogni limite di immaginazione, centinaia di di migliaia di euro, a cui seguiranno di certo innumerevoli e consistenti richieste di risarcimento danni, certamente hanno già indotto il commissario straordinario ad attivare tutte le azioni di recupero delle somme direttamente nei confronti di chi si è reso responsabile di tali scelleratezze, acclarate da fondata incapacità e mosse da soli risentimenti personali.
Nell’interesse delle 35.000 imprese sannite, Confcommercio Benevento ha da tempo già notiziato la Corte dei Conti ed è in itinere il conferimento di mandato a professionista affinchè l’operato degli attuali preposti sia rispettoso in modo trasparente delle regole.
Nulla e nessuno ci impedirà di salvaguardare gli interessi di chi ci onoriamo rappresentare!!! Chi, approfittando dei ruoli di comando ricoperti temporaneamente -e forse anche casualmente- ha operato servendosi del portafogli altrui dilapidando immense ricchezze, ora ne deve rispondere”.