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Alla fine il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è fatto passare lo “sfizio”, come alcuni osservatori avevano ampiamente previsto. Sono stati scelti, infatti, dopo settimane di polemiche, che il nostro sito ha avuto modo di descrivere minuziosamente, i presidenti dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e di quello del Cilento. Si tratta rispettivamente di Anna Aurelio, avvocato di Trecase, e di Pino Cuccurullo, imprenditore di Perdifumo. Due nomine che sono uno scherzetto di Carnevale, in termini politici, che De Luca ha giocato a Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Cosa è successo? Semplice: lo scorso 1 febbraio fa il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia, ha nominato due commissari straordinari alla guida dei due Enti Parco, rispettivamente Raffaele De Luca (Vesuvio) e Marcello Feola (Cilento). Nella spartizione politica all’interno del centrodestra il Vesuvio spettava a Forza Italia e il Cilento a Fratelli d’Italia, e i nomi scelti dai due partiti erano appunto De Luca e Feola. La procedura però è stata bocciata dal Tar Campania, che ha accolto un ricorso della Regione e ha “ordinato al ministro”, si legge in una nota di Palazzo Santa Lucia, “di sottoporre una terna di nominativi, come prevede la legge, in tempo utile a consentire al presidente della Regione di esprimere l’intesa entro il 22 febbraio 2023 sulla nomina degli organi ordinari dei due Enti Parco”.

La legge prevede infatti che presidente di un Ente Parco “è nominato con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con i presidenti delle regioni nel cui territorio ricade in tutto o in parte il parco, nell’ambito di una terna proposta dal Ministro e composta da soggetti in possesso di comprovata esperienza in campo ambientale nelle istituzioni o nelle professioni, oppure di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche o private. Entro trenta giorni dalla ricezione della proposta”, si legge ancora, “i presidenti delle regioni interessate esprimono l’intesa su uno dei candidati proposti. Decorso il suddetto termine senza che sia raggiunta l’intesa con i presidenti delle regioni interessate, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentite le Commissioni parlamentari competenti per materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, provvede alla nomina del Presidente, scegliendo tra i nomi compresi nella terna”.

A quel punto Forza Italia è stata costretta a sottoporre alla Regione, attraverso il Ministero, una terna di nomi per il Parco nazionale del Vesuvio e Fdi ha fatto altrettanto con il Cilento. I nomi scelti per il Vesuvio erano De Luca (il commissario bocciato dal Tar), Mario Angelino e Anna Aurelio ; per il Cilento, Fdi ha indicato Feola (il commissario bocciato dal Tar), Luisa Maiuri e Pino Cuccurullo. Vincenzo De Luca non aspettava altro, e ha nominato a sorpresa, ma solo per chi non ne ha ormai compreso la mentalità, la Aurelio e Cuccurullo, prendendosi così la soddisfazione di non scegliere i candidati più forti dei due partiti di centrodestra, ma di premiare invece due outsider.