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Il Comune di Roscigno, nel Salernitano, ha sottoscritto oggi un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi Federico II di Napoli, la Banca Monte Pruno e la Cooperativa sociale “Tertium Millenium”. Obiettivo, promuovere e conservare il sito archeologico ubicato sul pianoro della vetta del Monte Pruno di Roscigno risalente al VII secolo a.C.. I partners del protocollo si sono impegnati, ognuno per le proprie competenze, a portare avanti un accordo di collaborazione didattico-scientifica per la valorizzazione e la fruizione dello stesso Parco Archeologico. Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II già dal 2016 ha svolto attività di ricerca, valorizzazione e fruizione nel Parco Archeologico di Roscigno-Monte Pruno. A seguito del protocollo di intesa siglato quest’oggi, i ricercatori potranno fruire, tra l’altro, di un utile supporto logistico ed organizzativo. Il sito archeologico presente a Roscigno riveste una notevole valenza storica risalente al VII secolo a.C., quando fu occupato dai gruppi di Enotri, una delle popolazioni italiche più antiche. Nel corso degli ultimi decenni del V secolo a.C., gli Enotri furono seguiti dai Lucani, lasciando tracce significative di presenza umana nel territorio.