Camorra, processo a Izzo: “Sono ignorante ma onesto”

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Napoli – Si è tenuta questa mattina l’esame dell’ex procuratore del calciatore Armando Izzo, accusato di concorso esterno in associazione camorristica e frode sportiva per aver favori il clan di camorra della Vanella Grassi di Secondigliano che puntava a manipolare partite dove il calciatore era titolare.

Izzo ha legami di parentela con alcuni camorristi e secondo la tese della Procura di Napoli sarebbe stato contatto per combinare alcune partite sulle quale la camorra aveva scommesso. A testimoniare è stato Paolo Palermo interrogato dal pm della Dda Maurizio De Marco il quale ha chiesto all’ex procuratore il motivo per il quale Izzo avesse lasciato l’Avellino. Il teste ha sostenuto che la ragione era legata a problemi di spogliatoio, tesi che invece, secondo l’accusa, non coinciderebbe con quanto emerso invece dalle intercettazioni. Conversazioni nelle quali Palermo, tra le altre cose, appare piuttosto arrabbiato dal fatto che il difensore continuasse a mantenere rapporti con una certa tipologia di personaggi dai quali, invece, lui, più volte lo aveva invitato ad abbandonare. Il legale di Izzo, Rino Nugnes, durante il controesame, ha invece chiesto a Palermo di descrivere Armando Izzo come uomo. L’ex procuratore, che conosce il calciatore dall’età di 16 anni, ne ha descritto, tra le altre cose, il basso livello di istruzione, aspetto questo che lo stesso Izzo ha rimarcato in una lettera: “Sono ignorante ma sono onesto”

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