
Benevento – Mentre si discute a livello nazionale di una possibile Fase 2 in questa emergenza da Covid-19, cioè una ripresa di alcune attività, si è tenuta, coordinata dal Prefetto di Benevento Francesco Cappetta, una video conferenza tra le categorie produttive per capire cosa e come fare nel Sannio per la riapertura degli esercizi commerciali, delle officine, delle fabbriche e dei cantieri. Attorno al capezzale dell’economia sannita si sono dunque virtualmente raccolti i rappresentanti dei comparti economici dell’agricoltura, dei servizi, del commercio e dell’industria per avere un quadro della situazione e per raccogliere idee, proposte e suggerimenti circa un modo per riprendere le attività. Il quadro emerso al termine del dibattito è stato, come c’era da aspettarsi, fosco. Unanime infatti è stata la descrizione di una realtà di crisi assolutamente pesante: le criticità introdotte dal “lockdown”, cioè dalla forzata chiusura di tutte (o quasi) le attività, da oltre un mese a questa parte, con la conseguente mancata circolazione di denaro fresco, mancati acquisiti, blocco delle attività e dei consumi è andata a sommarsi ad un situazione di crisi particolare dell’area interna sannita. E’ dal 2008, almeno, che il PIL provinciale registra forti arretramenti con una disoccupazione che è giunta a livelli stellari: dunque, rispetto alla crisi economica globale innescata oltre 12 anni fa, la pandemia da coronavirus ha aumentato tutti i problemi pregressi creando una condizione di criticità mai vista.
Le misure governative adottate nel corso di questo mese per rilanciare le attività produttive in Italia, con il cosiddetto Decreto “Cura Italia” non convincono. In ogni caso quello che è emerso è che soprattutto le banche non sembrano affatto propense ad investire per aiutare la ripresa, soprattutto perché le norme non sono chiare, né semplici da applicare: del resto, chi mai farebbe credito ad imprese che già prima del coronavirus erano in affanno?
Insomma, per Alviggi occorre ben altra terapia d’urto che possa porre rimedio a tutte le difficoltà e le criticità in cui versano le aziende ancor prima dello scoppio della pandemia: una ripresa è possibile solo a determinate condizioni e con una grande cautela.
Su questo quesito di non poco conto si è chiusa dunque la video conferenza odierna con la promessa di un incontro successivo la prossima settimana: per quella occasione il Prefetto avrà cura di convocare anche l’Ordine dei Commercialisti, il cui apporto è stato richiesto a gran voce per poter offrire una consulenza tecnica in ordine alla possibilità di accedere al credito o ai prestiti da parte delle imprese.
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