Panieri nel nuovo Banco Alimentare, don Nicola: “Le istituzioni si mobilitino, situazione difficile”

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Benevento – “L’emergenza sanitaria è diventata emergenza sociale”. Con queste parole, il Direttore della Caritas diocesana di Benevento don Nicola De Blasio, ha commentato la nuova apertura del Banco Alimentare presso la ex Scuola Allievi Carabinieri di Benevento dove è stato allestito uno spazio per la consegna di derrate alimentari alle famiglie meno abbienti della città e della provincia, messe in ginocchio dal blocco delle attività commerciali e produttive a seguito della pandemia.

Don Nicola è molto preoccupato, per non dire allarmato, dall’espandersi, ormai quasi fuori controllo, del fenomeno delle nuove povertà: ad un‘economia già in crisi da anni, la mazzata del Covid 19 ha assestato un colpo terribile. Sono 400 i pacchi alimentari distribuiti ad altrettante famiglie, ha sottolineato don Nicola. “A destare allarme è soprattutto il fatto che è la provincia a vedere aumentati i nuovi poveri”, ha chiosato il Direttore. Da qui il suo appello accorato alle Istituzioni: “Occorre cominciare da subito ad avviare una programmazione per rimettere in cammino l’economia locale e trovare occasioni di lavoro per tanti concittadini che sono stati colpiti dal fermo delle attività”.
Al momento di questa terza distribuzione si è avuta anche un segnale concreto di solidarietà. L‘Associazione Arbitri italiani di Benevento ha donato alla Caritas buoni alimentari per un controvalore di circa 2.000 Euro, frutto di una raccolta di fondi tra gli iscritti all’Associazione.    

Il presidente Daniele Mazzulla ha detto: “L‘idea è partita da un giovanissimo e abbiamo avviato una raccolta. Oggi abbiamo voluto consegnare nelle mani di don Nicola, simbolicamente, questa somma”. Ma il direttore della Caritas ha avvertito: “Dobbiamo evitare che peggiori questa situazione. Abbiamo chiesto alla generosità dei sanniti di far qualcosa, un gesto come quello effettuato oggi dall’Aia di Benevento. Ci sono purtroppo poveri invisibili che questa pandemia ha fatto emergere”. C’è stato poi un accorato appello al mondo istituzionale per mobilitarsi e fare qualcosa: “Le istituzioni devono provvedere a fare qualcosa di importante per questa società. Le famiglie sono allo stremo. Nei mesi autunnali l’emergenza della povertà potrebbe allargarsi. I cittadini sono stanchi e disperati per una cassa integrazione che non arriva e bisogna tamponare queste mancanze. Occorre evitare che in questo meccanismo possa entrarci la malavita e criminalità organizzata. La società dopo questa pandemia non sarà più quella che conoscevamo. Questa pandemia ha stravolto non solo l’economia ma il modo di vivere delle persone” .  

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