
Napoli – Nella giornata del 28 maggio si è svolta al quartiere Porto di Napoli una manifestazione in ricordo di Simonetta Lamberti che il 29 maggio 1982 fu vittima di un agguato di camorra che aveva come obbiettivo suo padre Alfonso Lamberti, magistrato. Oltre alla sorella e alla mamma di Simonetta, hanno presenziato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, la giornalista Anna Copertino, il vicepresidente della Municipalità II Luigi Carbone e il consigliere della V Municipalità Rino Nasti e Margherita Siniscalchi. Sono stati deposti fiori e omaggi sotto l’ulivo piantato proprio in memoria della bambina nello slargo a lei dedicato.
“Ricordare le vittime di camorra e sostenere i loro famigliari è doveroso – dichiara il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli –, purtroppo però in queste manifestazioni continuiamo a non vedere quegli esponenti radical chic del mondo della cultura e della politica che invece scendono in piazza per difendere i diritti dei criminali e i murales dedicati ai delinquenti. Qualcosa nella nostra società e nella nostra cultura non va, è stato sovvertito l’ordine delle cose. I criminali non vanno difesi ma attaccati e condannati, sono le vittime di camorra che devono essere ricordate, gli eroi che hanno dato la vita per la nostra terra, sono le persone perbene a dover essere difese e tutelate. Questa è la nostra posizione che corrisponde a quella della Napoli che vuol cambiare in meglio ed è per questo che la cultura e la propaganda della camorra e della criminalità vanno fermate cominciando con la rimozione dei murales e degli altarini dedicati a boss e delinquenti che chiedevamo da tempo e che ora grazie al Prefetto, al questore e alle forze dell’ordine sta avvenendo”, conclude Borrelli.
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