Serietà e gestione del gruppo: Caserta rivela la ‘regola’ sui cellulari

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Benevento – Oggi pomeriggio parlerà in conferenza stampa per presentare il debutto con l’Alessandria, ma Fabio Caserta nel frattempo ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha svelato anche alcune curiosità sulla sua gestione del gruppo. Dal modulo alle regole sui cellulari e sulla serietà da mostrare quotidianamente negli allenamenti, il tecnico calabrese a quanto pare ha messo fin da subito le cose in chiaro. 

Reset – “Bisogna ricreare l’entusiasmo ma la squadra ha voglia. Quando sono arrivato l’ambiente era negativo però ora siamo pronti e il presidente Vigorito ci è sempre stato vicino. La squadra è buona, non penso alle etichette ma dopo la retrocessione bisognava resettare tutto e lavorare sulla testa dei calciatori”. 

Modulo – “Partiamo da un 4-3-3 che è lo schema che ho adottato spesso, ma mi adatto ai giocatori e posso anche pensare a un 4-2-3-1 con Ionita che può stare sia in mediana o agire da mezzala. Credo nel lavoro e nel rispetto delle regole del gruppo”. 

Regole – “La regola principale è che in campo si lavora e si scherza poco perché serve concentrazione per dare il massimo. Quando siamo insieme i cellulari restano spenti o se ne stanno da un’altra parte. E’ difficile rispettare questo principio perché il telefono è la base per tutti. Poi bisogna prestare attenzione sull’alimentazione”

Perugia – “Ho lasciato il Perugia perché dopo un colloquio con Santopadre ho capito che le cose non andavano bene e abbiamo scelto di dividerci in quanto non c’erano più i presupposti. Con il Benevento mi sono accordato dopo e mi dà fastidio sentir dire che l’ho fatto per soldi”.

Ritorno al Sud –Sicuramente mi trovo meglio qui perché mi sento a casa. Vivo a Pompei e gran parte della mia carriera è stata al Sud. Sono nato in Calabria ma a Castellammare di Stabia sono stato tanto sia da giocatore che da allenatore”. 

Favorite – “Buffon porta dieci punti al Parma che è di per sé una squadra forte. Donnarumma della Ternana e Coda del Lecce sono grandi attaccanti, e poi ci sono Monza e Lecce che sono squadre forti. Anche a Benevento abbiamo tanta qualità”. 

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