
Salerno – Un attacco frontale, veemente, a Vincenzo De Luca. Il candidato alla carica di sindaco per il centro destra Michele Sarno e il segretario nazionale di Fratelli d’Italia – oggi primo partito nei sondaggi – Giorgia Meloni hanno arringato la folla accorsa in piazza Portanova. L’ultimo leader nazionale a parlare dal palco nel cuore di Salerno fu l’allora ministro Matteo Salvini. Carezze, le sue parole, se paragonate a quelle pronunciate oggi.
Michele Sarno dice sibillino: “Il ballottaggio? Ma Napoli è sicuro di arrivarci…?”. Stoccata su piazza della Libertà: “Il 21 settembre sarò con i salernitani ad onorare il mio, il nostro Santo. Non mi piace l’utilizzo strumentale della piazza per fini elettorali. Giù le mani dalle nostre tradizioni e non creiamo confusione tra stato laico e cattolicesimo. Da cattolico non utilizzerò il mio santo per la campagna elettorale”.
Sul palco, alla fine, si toglie la giacca. Introdotto a modo suo dal deputato Edmondo Cirielli, sferza Piero De Luca (“aiutato dal padre negli stessi anni in cui il mio indossava una divisa”) e lancia pubblicamente il guanto di sfida: “Sindaco e De Luca vengano in piazza Portanova per un confronto pubblico. Misuriamoci davanti ai cittadini”.
Giorgia Meloni usa spesso la parola ‘sudditi’ per spiegare “come da fuori percepiamo il rapporto tra i salernitani e la politica che qui gestisce da decenni le Istituzioni”.
Ci mette pathos: argomenta, illustra, accusa e spinge “al voto per Michele Sarno, persona umile che viene dal basso”.
L’Inno nazionale e gli applausi chiudono la manifestazione.
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