
Avellino – Nessuna certezza per studenti, famiglie e docenti dopo il dissequestro della scuola media Enrico Cocchia. Ad oggi non è neppure ipotizzabile la possibilità che gli studenti ritornino a frequentare l’edificio di Via Tuoro Cappuccini già dal prossimo anno scolastico. Insomma siamo di fronte ad una soluzione a metà, considerato il parere negativo pure espresso dai Pm sul provvedimento di togliere i sigilli disposto, invece, dal Tribunale, e considerato che il terzo piano è di fatto sotto sequestro sempre per le irregolarità all’impianto elettrico.
Ha detto di sentirsi logorato l’Assessore ai Lavori Pubblici Costantino Preziosi, che per questa vicenda è stato raggiunto da un avviso di garanzia, ma il dissequestro rappresenta per lui un risultato significativo dell’azione avviata dal Comune di Avellino. “Non mi sono mai tirato indietro di fronte responsabilità. Era una vicenda molto più grande di un semplice assessorato ai Lavori pubblici- ha commentato l’Assessore Preziosi”.
Intanto dal giorno del sequestro, avvenuto nell’ottobre dello scorso anno, ad oggi l’Ente di Piazza del Popolo ha speso 60 mila euro per effettuare un primo intervento, i lavori di controsoffittatura che però rappresentano una soluzione tampone anche e soprattutto secondo le valutazioni della Procura. Un primo tentativo per affrontare il problema dello sfondellamento, tra l’altro si è trattato di lavori non obbligatori, ma alcune criticità permangono. Tutte valutazioni che non sembrano avere restituito fiducia nella famiglie degli oltre 800 alunni che frequentano la scuola e che dalla chiusura, sono stati dislocati in tre plessi scolastici della città. Dunque la notizia del dissequestro rappresenta per loro una risposta a metà che non è una garanzia rispetto all’immediata fruizione dell’edificio.
Certo quella delle scuole è una questione che andrebbe affrontata a monte, come sottolineato dallo stesso assessore, cosa mai fatta in passato nelle scuole cittadine, visto che l’Irpinia ha vissuto il tragico terremoto del 1980 e che dopo 37 anni ancora si parla di sicurezza nelle scuole dove quotidianamente si ritrovano centinaia di persone di tutte le età. Intanto l’esecutivo di Palazzo di Città ha previsto una spesa di 350mila euro per fare in modo che in tutti gli edifici scolastici siano effettuati interventi e le migliorie necessarie al prossimo ciclo di studi.
Rimane l’attesa per verificare se potranno essere intraprese altre iniziative e create le condizioni perchè la Cocchia ritorni fruibile. Per il terzo piano si aspetta che il sindaco, tramite i suoi legali, presenti una nuova istanza. Rimane comunque prerogativa esclusiva del Comune chiudere o meno la scuola fino all’adeguamento sismico.
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