
Avellino – Tentano di mettere in atto una truffa ai anni del “Fondo Vittime della Strada”, ma finiscono nei guai. Ad essere denunciati una donna di 60 anni e suo figlio, di 30. I fatti risalgono ad un mese fa. La donna, in quella circostanza si era fatta accompagnare al Pronto Soccorso dell’ospedale. Qui, ai medici che l’avevano presa in cura, aveva dichiarato di essere rimasta vittima di un incidente stradale. In particolare la 60enne, aveva raccontato ai sanitari che mentre scendeva dall’auto, con alla guida il figlio, era stata investita da un’automobilista. La donna aveva anche ammesso che l’investitore non si era fermato a constatare quanto accaduto, omettendo, quindi di prestarle soccorso.
Una dinamica, quella spiegata dalla 60enne, che non aveva convinto i carabinieri, che hanno avviato le indagini, per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Accertamenti, però, che hanno portato i militari dell’Arma ad accertare in maniera inequivocabile che in realtà, quell’incidente denunciato, era stato inscenato dai due al fine di ottenere una consistente somma di denaro a titolo di risarcimento dalla società assicurativa.
Per i due è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino. Madre e figlio, quest’ultimo nominato a testimoniare dell’accaduto, sono ritenuti responsabili di falsità ideologica, induzione di pubblico ufficiale a commettere falsità in atto pubblico e simulazione di reato.
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