Amorosi (Bn) – Ancora un importante appuntamento per la Sezione ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Amorosi, infatti, il giorno 30 ottobre u.s. i finanzieri dell’Associazione presieduta dal Luogotenente Andrea Grasso sono stati presso l’Istituto Superiore Palmieri Rampone – Polo Professionale, Tecnologico di Benevento per un incontro con i giovani studenti.
Il convegno, concordato con il Corpo Docenti e con la Dirigente dell’Istituto – Prof.ssa Maria Marino ha avuto come tema: “La violenza sulle donne e la nuova legge sul femminicidio”.
Le problematiche evidenziate sono state affrontate dal Vice Presidente Nazionale dell’ANFI per L’Italia Centro-Meridionale, Prof. Avv.to Antonio Maria La Scala, Avvocato Penalista di Bari, da anni impegnato socialmente quale Presidente dell’Associazione Culturale “Gens Nova” onlus, accompagnato nell’occasione dall’Avvocato Luisa Faiella, delegata per la Campania Associazione Gens Nova.
Il concetto è stato affrontato dal Relatore sulla base della nuova normativa “Il codice rosso – contro la violenza sulle donne”, normativa di recente approvata dal Parlamento per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Con tale provvedimento si è creata una corsia preferenziale per le vittime di violenza, garantendo l’adozione di misure cautelari o preventive in tempi brevi.
Sono state illustrate le principali novità tra le quali agevolare le denunce, e per i reati sessuali la normativa prevede anche la comunicazione in forma orale della denuncia, alla quale dovrà, poi, seguire quella scritta.
In particolare, la norma prevede la modifica del c.p.p. in particolare dell’art. 347 (Obbligo di riferire la notizia del reato da parte della polizia giudiziaria) e dell’art. 362 (Assunzione di informazioni da parte del Pubblico Ministero) disponendo con l’integrazione dell’ art. 370, l’obbligo per la polizia giudiziaria, in presenza di determinati reati, di dare priorità alle indagini, escludendo la discrezionalità sull’urgenza.
Altra importante novità introdotta con la nuova regolamentazione è la “Revenge Porn”, infatti nel ddl è stato inserito un emendamento per l’inserimento nel Codice Penale dell’art. 613 ter che prevede nello specifico il reato di “Diffusione Illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. Disponendo che chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, venga punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5 mila a 15 mila euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro nocumento.
Molti sono stati i punti trattati ed evidenziati nel corso del convegno e i giovani studenti, coinvolti e sollecitati a più riprese, si sono dimostrati attenti e interessati alle specifiche tematiche trattate ed hanno manifestato un crescente interesse ponendo pertinenti quesiti sul come evitare ed in particolar modo riconoscere eventuali situazioni di pericolo.
Non ci stancheremo mai di raccomandare e di stare molto attente, specie le giovani ragazze, perché molto spesso le donne subiscono violenze e, talvolta, uccise da chi afferma di amarle.
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