“Resto allibito rispetto alla estromissione, disposta dal Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, dell’avvocato Margherita Giordano, vicesindaco di Forchia, dal ruolo rivestito nel Consiglio dell’Asi Benevento. Un atto che è disdicevole sia nella forma sia nella sostanza”.
Così Domenico Matera, sindaco di Bucciano e candidato in occasione delle ultime elezioni regionali tra le fila di Fratelli d’Italia.
Come spiegato dal Primo Cittadino, il vicesindaco Giordano rappresentava la Provincia di Benevento, sin dal mese di dicembre del 2018, in seno al citato Consiglio.
Tuttavia, il Presidente della Provincia di Benevento, che l’aveva nominata, l’ha revocata provvedendo alla immediata sostituzione della stessa con nuova figura.
“La revoca della Giordano – incalza Matera – è stata disposta “sulla base delle mutate situazioni politiche, è venuto meno il rapporto di fiducia che lega la figura del rappresentante al rappresentato”.
“Quali sarebbero queste mutate condizioni politiche? Forse il fatto che il vicesindaco di Forchia, in occasione dell’ultima elezione regionale, non abbia votato l’area mastelliana e, quindi, il centrosinistra?
Siamo al cospetto di una vera e propria ritorsione, di un vile ricatto, simbolico di un metodo di bassa caratura che risponde esclusivamente alla logica del “con me o contro di me” o dell’ “io sono io e voi non siete…”.
Pessima la sostanza, pessima la forma. L’avvocato Giordano ha appreso della evoluzione esclusivamente a mezzo stampa, senza alcuna comunicazione formale, senza preventiva contestazione che fosse.
Modalità raccapriccianti, laddove il garbo istituzionale è elemento non pervenuto.
Ma, come detto, è anche questione di sostanza.
La questione del mutato quadro politico viene in modo forzoso utilizzata per legittimare il venir meno la fiducia.
Ma, si badi: qui ad avere mutato il personale status politico è proprio il Presidente della Provincia Di Maria che, eletto grazie ai voti del centrodestra, ha sostenuto il candidato Presidente regionale del centrosinistra.
E’ lui che dovrebbe dimettersi, è lui che dovrebbe sfiduciare se medesimo e non chi, come Margherita Giordano, è rimasto fermo e coerente rispetto alle personali posizioni.
Con tutta evidenza, però, è già partita la chiamata alle armi per il voto provinciale: il messaggio è chiaro, cristallino. O vi allineate al mio volere o il grande capo vi silurerà.
Ma stiano sereni.
Vi sarà una squadra di amministratori che già a partire dal prossimo appuntamento elettorale rivendicherà con dignità e fermezza la propria autonomia, intellettuale prima ancora che politica. Il Sannio vuole ribellarsi a determinati metodi, è il momento di far crollare questi piccoli feudi che, rispondendo solo a interessi politici molto personali, da decenni zavorrano lo sviluppo del territorio e delle Comunità”
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