Benevento – Marco Baroni è intervenuto in sala stampa al termine della gara di campionato con la Fiorentina. L’allenatore del Benevento ha toccato diversi temi durante il suo intervento in conferenza. Questi gli argomenti salienti:
Sconfitta – “E’ difficile spiegare questo risultato. Secondo me la squadra ha impattato bene sulla gara, giocando anche con un leggera variazione. Avevamo la necessità di sostenere Iemmello, abbiamo provato a farlo con Ciciretti. La squadra l’ho vista bene fino al due a zero, paghiamo qualcosa sul punto di vista della fisicità ma eravamo riusciti a creare qualcosa come il palo di Cataldi. Dopo il raddoppio sono venuti fuori i fantasmi ed è stata dura”.
Aspetto mentale – “Fino a quando siamo rimasti squadra e abbiamo visto la luce non ho nulla da rimproverare. Quando si presenta lo spettro della sconfitta ci disuniamo e concediamo agli avversari giocate facili”.
Fiorentina – “Sono attento a guardare la mia squadra. Inizialmente abbiamo anche sorpreso la Fiorentina, abbiamo portato pressione alta e creato manovra ma negli ultimi venti metri abbiamo problemi. Nel momento in cui siamo andati sotto col doppio svantaggio si è fatta dura, abbiamo iniziato a perdere tutti i duelli”.
Letizia – “Ha fatto un buona partita, anche se sul primo gol avrebbe potuto fare meglio la diagonale. Paghiamo la fisicità ma fino a quel momento stavamo tenendo bene il campo. Le azioni della Fiorentina sono nate da palle perse da noi. E’ chiaro che in questo momento bisogna fare qualcosa di più in avanti, cercando di recuperare giocatori fondamentali per potercela giocare”.
Valori – “Nelle prime tre gare, con la testa sgombra e senza il peso delle sconfitte, avevamo messo in difficoltà gli avversari. Togliendo le partite con Napoli, Roma e Crotone abbiamo sempre perso per un gol. In questo momento abbiamo fuori Costa, Antei e D’Alessandro e qualcuno non è al top, così diventa difficile affrontare questo campionato”.
Centrocampo – “La mia scelta è stata dettata dalla volontà di mettere i migliori dal punto di vista della tenuta mentale. Cataldi non doveva essere un trequartista ma un mediano un po’ più alto per sostenere Iemmello insieme a Ciciretti. Parigini ha svolto solo l’ultimo allenamento, Lombardi ha pagato partite tirate, a Verona è uscito con i crampi, non avendo sugli esterni giocatori in grado di darci pericolosità abbiamo optato per questa soluzione. Contavo di recuperare D’Alessandro ma non abbiamo voluto rischiarlo”.
Spogliatoio – “Non ci sono problemi di spogliatoio. Tanti ragazzi arrivano da situazioni e condizioni diverse ma il problema non è quello. Alla squadra non posso rimproverare di aver avuto un atteggiamento sbagliato. Paghiamo alcune situazioni nell’uno contro uno, a questo si potrà sopperire quando rientreranno giocatori che potranno darci quello spessore che serve in questa categoria”.
Modulo – “Non abbiamo cambiato molto, la squadra anche oggi ha tenuto il campo e ha giocato. Non abbiamo nelle corde il pallone alto e profondo, questa situazione oggi era dettata dal fatto che se contro la Fiorentina non sei pericoloso il gol prima o poi lo prendi. Se pensassi che difenderci in dieci portasse dei risultati lo faremmo”.
Salvezza – “Sarebbe una follia mollare in questo momento, la fiducia arriva dal fatto che se non portiamo in campo la paura e recuperiamo dei giocatori ce la possiamo giocare. Se non ci credessi io non potrei trasferire fiducia ai ragazzi”.
Attacco – “Un conto è giocare con un 4-3-3 con D’Alessandro, Iemmello e Ciciretti in condizione e un’altra no. Per Iemmello mi dispiace, un calciatore trova la condizione giocando. In settimana si è allenato poco, se gli levi anche il campo diventa dura. Lui ha determinate caratteristiche, sa attaccare la profondità, ha avuto una palla che avrebbe potuto gestire meglio ma questo fa parte della crescita di quei giocatori che possono darci una mano in questo campionato”.
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