Coronavirus, il messaggio dei creativi sanniti: “Contro i guasti globali torniamo al locale”

Il progetto sociale e videografico “Trilogia in rete” torna sul web in tempi di Coronavirus, declinando il tema della responsabilità

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – E’ un messaggio potente e corale, quello lanciato dal team creativo e militante sannita di “Trilogia in rete”, promosso dall’attivista Andrea Maio e dal videomaker Flaviano Esposito. Il contributo videografico gioca sul doppio senso della parola “responsabile”, continuamente invocata dai vertici politici e amministrativi del Belpaese. «Ma quante persone che oggi invocano responsabilità sono responsabili di aver fatto a pezzi la sanità, applicato alla vita i diktat dell’austerità e favorito la globalizzazione intesa in senso esclusivamente capitalistico. E noi cos’abbiamo fatto, cosa stiamo facendo?», chiedono all’unisono gli intervistati.

«Il nostro – spiega Maioè anche un inno alla rivalutazione della nostra esistenza in chiave “vicina”, locale, consapevole delle opportunità che essa può offrire. Riqualificare il proprio spazio e il proprio tempo significa ripudiare prima di tutto la civiltà capitalistica e consumistica, con tutte le modalità di di globalizzazione e massificazione di produzione, consumo e gestione della ricchezza (nonché della povertà). La saga di “Trilogia in Rete” è partita due anni fa sottolineando il valore della disobbedienza civile, che è un tema ancor più caldo e importante in questi giorni di limitazioni della libertà, che non possono e non devono durare».

«E’ facile per celebrità strapagate sventolare l’hashtag #iorestoacasa con alle spalle jacuzzi e piscina – continua l’attivista – ma chi vive nella miseria o nel precariato (fomentato dagli stessi politici e dirigenti “responsabili”) potrà restare a casa ancora per poco, dopo di che le strade saranno due: ripartire dal proprio territorio, ripensando la propria vita in senso locale e sottraendola ai giochi globali del mercato, o rischiare di dover ricorrere ad arrembaggi e mezzi rocamboleschi per tirare a campare. Dunque gli unici hashtag che ci sentiamo di condividere sono #StayHuman e #ThinkLocally».

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it