Benevento – Paura e depressione per il rischio di restare isolati. Questa condizione psicologica sta diventando ogni giorno che passa sempre più un problema serio. Lo si avverte anche nel Sannio, a causa delle restrizioni cui siamo tutti costretti per evitare il diffondersi del contagio del coronavirus. Il solo fatto che gli esercizi commerciali siano costretti a tenere chiusi i battenti ha delle ripercussioni sulla psiche di ciascuno di noi. Lo stravolgimento delle abitudini di vita non può non avere uno strascico sulla tenuta mentale.
Ne abbiamo parlato con la psicologa Ada Lepore, la quale ha sottolineato come l’incertezza sia innanzitutto causa di ansia, stress, paura e anche rabbia.
“Sono coinvolti tutti, bambini, malati, professionisti di ogni settore. Chiunque“, la professionista sannita spiega il momento che stiamo vivendo, “è vero che in questo periodo di quarantena si è potuto riscoprire il valore di una famiglia da poter vivere interamente e intensamente. D’altra parte, però, ai bambini viene negato l’affetto ricreativo. Occorre, inoltre, pensare a quanto accade alle donne vittime di violenza domestica, costrette in questo momento a rimanere in casa. C’è molta paura, solo lavorando in collettività con tutti i colleghi psicologi e con la giusta sinergia si può vivere e gestire meglio questa esperienza. Occorre restare uniti. C’è il timore che la paura possa prendere il sopravvento rispetto a un contesto che ci vede costretti a rimanere reclusi. Importante il supporto delle associazioni, così come costituire una rete per aiutare le persone maggiormente bisognose“.
“Ricevo chiamate da parte di persone che non vogliono restare sole, lontane dai propri affetti”, ha concluso la psicologa Ada Lepore, “noi possiamo solo donare ascolto a chi è impaurito rispetto a questa situazione, cercando di regalare un sorriso e un pizzico di tranquillità. Non bisogna avere paura“.