Benevento – Confronto in video conferenza tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti del mondo del commercio cittadino.
All’ordine del giorno, la tanto auspicata “Fase 2”, ovvero il momento in cui – tra mille cautele e prudenze – gli esercizi commerciali potranno tornale all’attività. Come immaginabile, al momento sono più le incognite che le certezze. E ancora maggiori sono le difficoltà. Gli operatori, infatti, hanno subito sottolineato al Sindaco che nelle piccole e medie aziende beneventane esiste un drammatico problema di liquidità: non ci sono soldi in cassa per gli investimenti necessari a rimettere in moto la macchina.
Il rappresentante della Confcommercio Nicola Romano avvicinato da Anteprima 24 al termine del confronto ha rilanciato la richiesta di due anni di franchigia per la tassazione locale. Non è pensabile, ha sostenuto, dover comunque pagare le tasse comunali se per due mesi non si è andato al lavoro e non si sono registrati incassi. In tal senso non sono pensabili nemmeno dilazioni nei pagamenti perché il contribuente non può pagare la percentuale, peraltro esosa, stabilita dalla legge su quanto non ha incassato. Su tale richiesta il Sindaco avrebbe fatto osservare che il Comune di Benevento versa in una condizione di dissesto economico dichiarato e che dunque non ha alcuno spazio di manovra. Si può soltanto auspicare, avrebbe detto Mastella, che lo Stato centrale voglia emanare provvedimenti adeguati rispetto alla gravità della situazione.
Decisamente contrario a una riapertura, seppur parziale del corso Garibaldi, così come proposto da Gianluca Alviggi per la Confesercenti, è invece il primo cittadino. “Di riaprire al traffico il corso – le parole riportate dall’inquilino di palazzo Mosti – non se ne parla neanche. Almeno fino a quando io sarò sindaco”.
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