Fatebenefratelli, racconto di una notte di follia: “Pronto Soccorso subito operativo”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – “Il Pronto Soccorso del Fatebenefratelli è ridiventato operativo già alle 21.30 di ieri sera. Di fatto, solo pochi minuti dopo l’aggressione da parte di una persona in evidente stato di alterazione alcoolica. Il Pronto Soccorso ha subito ripreso le sue normali attività e questo lo si deve alla dedizione e al senso di responsabilità del personale sanitario presente a quell’ora”. 

E’ stata questa la risposta data da Giovanni Carozza, Direttore Amministrativo dell’ospedale, ad Anteprima 24 parlando di quali conseguenze avesse generato lo sconsiderato gesto di un cittadino tunisino che aveva sfasciato alcuni ambienti e strutture del nosocomio di viale Principe di Napoli.

L’uomo, ora arrestato e recluso nel carcere di Capodimonte con l’accusa di danneggiamento, dopo  aver rifiutato di sottoporsi presso lo stesso ospedale a un trattamento per ridurre il suo stato di alterazione alcoolica, aveva desistito e lasciato il nosocomio per poi fare ritorno poco dopo.

Questa mattina abbiamo ripristinato le porte che erano state danneggiate ieri sera“, ha voluto precisare il direttore Carozza, “dopo aver rifiutato il ricovero, l’uomo era andato via in maniera autonoma. Alle 20:15, poi, si è ripresentato al Pronto Soccorso trovando la sala d’attesa chiusa per motivi di sicurezza. Ha iniziato quindi a colpire con violenza le porte e le vetrate della sala. Ha sfondato i vetri e ha provato a fare lo stesso, senza riuscirvi, con la porta di ingresso del triage. Successivamente ha preso di mire le porte del Pronto Soccorso non riuscendo fortunatamente a entrare”.

Quanto accaduto ha generato un forte senso di paura nei presenti e arrecato ingenti danni materiali. Motivi che, come confermato dal Direttore, hanno fatto scattare la denuncia del tunisino alle autorità competenti.

Ovviamente restano da capire i motivi, se mai ce ne possono essere, di questa aggressione vandalica. “Bisogna capire perché abbia avuto quella reazione, considerando che non c’è stato nessun pretesto”, ha concluso Carozza, “aveva rifiutato altre cure ed era in un primo momento andato via, salvo poi fare ritorno. Il personale sanitario in servizio si è comportato in maniera corretta, congrua, adeguata e professionale”.     
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it