Una fondazione francescana in aiuto dei poveri: occorrono 30 mila euro per la nascita

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Una Fondazione francescana in aiuto dei poveri, un intervento concreto ai tempi della richiesta urgente di solidarietà da parte della società civile. Questa l’idea lanciata stamani presso il Caffè delle Streghe di Palazzo Paolo V al corso Garibaldi, da parte di molte personalità del mondo cattolico beneventano e sannita. La Fondazione, come si legge nel manifesto dei principi, predisposto dal Comitato fondatore, è un progetto di economia civile, che si ispira al motto “bisogna guardare indietro per andare avanti”.

In altre parole, la Fondazione vuole dare dimostrazione della capacità di riconquistare le radici fondative dell’economia legata a San Francesco d’Assisi per progettare un futuro di speranza, con un’economia a misura di fraternità che produca innanzitutto beni relazionali, che dia risposte compiute e di senso ai bisogni individuali e delle persone.

La Fondazione per costituirsi ha bisogno di 30 mila euro da mettere insieme entro il prossimo autunno. Dunque è già partita la campagna per la raccolta di risorse finanziarie che si spera possa portare già entro il mese di dicembre a realizzare progetti di solidarietà nella vita di relazione e che abbiano l’ambizione di durare nel tempo. 

Il presidente del Comitato promotore, Edoardo Patriarca, ha sottolineato: “Questo della Fondazione lo riteniamo un messaggio di speranza. Dobbiamo reagire di fronte alla crisi globale in atto per aiutare chi è fragile e chi è in difficoltà. L’Istat ci dice che i giovani e le famiglie sono i più colpiti dalle conseguenze della crisi economica di lungo periodo e da quella innescata dal Covid 19. La sfida più grande è questa: non pensare ad una logica assistenzialista ma a favorire chi ha progetti lavorativi e di comunità“. 

L’iniziativa è stata salutata dal dirigente del Comune di Benevento, Gennaro Santamaria, che ha auspicato che l’idea vada in porto. Poi la parola è passata al sindaco di Pietrelcina,  Domenico Masone, che ha sottolineato: “Non bisogna perdere il senso della condivisione. Diamo un senso di serenità speranza e concretezza”
 
A dare l’avallo della Chiesa all’operazione è stato mons. Felice Accrocca: Dopo la pandemia, questo territorio vedrà crescere molto probabilmente la povertà e di categorie che fino ad oggi non avevano problemi. Serve una presa di coscienza generalizzata, deve seguire un’azione diversificata e concordata“. Mons. Accrocca ha ricordato l’incontro avuto nelle settimane scorse con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cui ha rappresentato lo stato di profonda crisi delle aree interne nel contesto della generale difficoltà del Paese: “Bisogna partire dalle periferie. Evitare la desertificazione dei territori. Ci apprestiamo ad un nuovo forum sulle aree interne e pensando ai giovani”. 

  

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it