
Foggia – Gianluca Grassadonia, tecnico del Foggia, ha presentato questo pomeriggio la sfida con il Benevento in programma domani sera al “Ciro Vigorito“. I satanelli, reduci dal successo in rimonta contro il Padova, affronteranno la formazione di Cristian Bucchi con l’intento di cancellare la penalizzazione ma dovranno forse rinunciare a una pedina molto importante. Dalla sua parte, il Foggia avrà il sostegno dei suoi tifosi che saranno presenti in massa in terra sannita.
Condizione – “La condizione della squadra è buona, la vittoria aiuta a smaltire la fatica. Abbiamo fatto due giorni di scarico e oggi rifinitura. Dire del Benevento che è una squadra forte è riduttivo. E’ una squadra organizzata e allenata bene. Kragl non si è allenato, valuteremo e decideremo con calma domani. Se non dovesse esserci potremmo anche cambiare sistema. Il Benevento ha fatto un turn over massiccio con il Cittadella, ottenendo un buon risultato. Noi abbiamo qualcuno che è più stanco, si capirà a posteriori se le scelte fatte saranno quelle giuste. Con il Pescara i tre centrali mi erano piaciuti e mi sembrava giusto confermarli con il Padova. Ora ne valuteremo le condizioni. Ho tutti titolari e non vedo l’ora che tutti siano al massimo. Proprio perché considero tutti titolari, i giocatori devono capire che ci sarà spazio per tutti e devono farsi trovare pronti. Alla partita di Benevento ci arriviamo bene, sarà un test importante per entrambe. Sarà una gara dove si incontrano due squadre propositive, che vogliono giocare a calcio. Noi giocheremo senza tatticismi, mi interessa che si abbia questa mentalità, che si migliorino gli automatismi e la condizione fisica“.
Mentalità – “Ogni partita va giocata con la stessa mentalità, sia in casa che fuori. Loro sono molto attrezzati ma ogni squadra, anche la nostra, ha punti forti e deboli. Sono sicuro che faremo una grande gara e lo sono anche i ragazzi. Dobbiamo mantenere il giusto spirito e avere la personalità di giocarci la partita. Sarà fondamentale non sottovalutare l’impegno, l’approccio alla gara e lavorare bene sui particolari. Si potrà vincere con ritmo, compattezza e aggressività. Se non hai personalità e vai a Benevento, con quell’entusiasmo, è dura. Venderemo cara la pelle. Occorre la massima concentrazione e la convinzione di poter fare risultato, sempre avendo rispetto per gli avversari“.
Rizzo – “L’ultima da titolare l’ha giocata a dicembre, poi uno spezzone a marzo e stop. Con il Padova l’ho forzato io, forse non aveva nelle gambe nemmeno quei quindici minuti ma non si è tirato indietro. Rizzo ci può far cambiar pelle, è un grande giocatore ma deve affrettare l’apprendimento delle nostre letture e dei nostro concetti“.
Tonucci – “Sulla sua esclusione ne ho sentite tante, quasi alla romanzo criminale: è stata una scelta tecnica. E’ un ragazzo intelligente e un professionista, chi ha giocato ha sfruttato l’occasione. Tonucci è rimasto in panchina come è capitato ad altri. Se si vuole una rosa competitiva, si deve accettare qualche volta di sedere con me in panchina. Anche questo fa parte di un processo di crescita“.
Crescita – “Stiamo crescendo dal punto di vista sia tecnico che tattico, lo dicevo già dopo Pescara quando avevo sottolineato che eravamo riusciti ad applicare quanto fatto in settimana. Il calcio però è strano, perché pensi di stare bene e poi fai male o pensi di stare male e poi fai bene. Dobbiamo insistere e stare sempre sul pezzo. Da Benevento mi aspetto passi avanti: giocare da squadra, essere compatti e saper soffrire, perché potremo soffrire ma dovremo farlo da squadra“.
Tifosi – “Abbiamo sentito presenti i tifosi sin dalla prima amichevole estiva con il Parma. Viviamo l’atmosfera che c’è, nel bene e nel male, perché siamo in una piazza importante. È questo il bello del calcio. Vogliamo regalare una gioia ai tifosi“.
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