Si ferma ai titoli di testa l’attesa discussione interna al Pd sannita. Convocata inizialmente per le 18 di questa sera, la direzione è di fatto cominciata con oltre un’ora di ritardo. Ritardo giustificato, visto che l’assente era il segretario Carmine Valentino, impegnato in Prefettura per la questione pronto soccorso.
Dopo pochi interventi, dunque, considerato l’alto numero di dirigenti iscritti a parlare, il presidente Rossano Insogna ha proposto il rinvio dei lavori a lunedì prossimo, con l’orario d’inizio già fissato per le 17.
E comunque, quel poco che è stato detto pure ci restituisce l’immagine di una “base” fortemente critica con l’operato del gruppo dirigente. All’ordine del giorno, l’analisi del voto per l’elezione del presidente della Provincia. Una sconfitta che gli intervenuti – a prendere la parola sono stati Antonio Calzone, Antonio Iavarone, Italo Palumbo, Mena Laudato, Giovanni Zarro – hanno reputato inevitabile e annunciata. Sotto accusa, in particolare, la politica delle alleanze portata avanti negli ultimi anni dal gruppo dirigente del Pd sannita. E le critiche, nello specifico, hanno riguardato il patto con Alternativa Popolare di Luigi Barone, soggettività politica di recente tornata nell’alveo del centrodestra e decisiva sia per l’elezione di Pasquale Iacovella ai vertici dell’Ato Rifiuti che per la vittoria di Antonio Di Maria alla Rocca.
Persino scontate, dunque, le richieste di un cambio di passo e di una gestione più collegiale del partito. Per il resto, per capire se e come tali esigenze saranno recepite dall’alto, bisognerà pazientare ancora una settimana.
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