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‘Depiddizzare’ la Provincia, Di Maria e la prova della discontinuità: Asea, Samte e Segreteria i fronti caldi

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‘Depiddizzare’ la Provincia non sarà facile per Antonio Di Maria. Ma è evidente che in tanti, tra le fila di coloro che lo hanno sostenuto, si aspettano già nelle prossime settimane dei segnali di discontinuità rispetto alle gestioni passate.

E se dal punto di vista prettamente politico si muoverà poco, in attesa del nuovo Consiglio che sarà votato a gennaio, è sulla macchina burocratica e sulle partecipate della Rocca che si attendono le prime decisioni importanti.

Asea e Samte i fronti già caldi. Mercoledì mattina, proprio negli stessi minuti in cui sindaci e consiglieri comunali si recavano al seggio per eleggere il successore di Ricci, Carlo Petrella formalizzava le dimissioni da presidente del Cda dell’Agenzia Sannita Energia e Ambiente. La corsa a sostituirlo è già cominciata. Di Maria, però, potrebbe pure decidere di chiuderla immediatamente, dando attuazione alle sentenze (prima il Tar, poi il Consiglio di Stato) che nei mesi scorsi hanno sancito l’illegittimità del provvedimento con cui, il 19 luglio del 2016, il Segretario generale Franco Nardone dichiarava la decadenza di Alfredo Cataudo, fino a quel momento presidente del Cda.

Cataudo, dunque, come richiesto dai pronunciamenti della magistratura, potrebbe tornare in sella e concludere il suo mandato. Esito possibile ma non scontato. Di Maria, infatti, potrebbe anche decidere di nominare il nuovo vertice della società seguendo la strada dell’avviso pubblico. In questo caso, via al totonomi con Cataudo comnuque già in pole position, a dar retta ai soliti beneinformati.

Sul versante Samte, potrebbe tornare in discussione la posizione di Domenico De Gregorio, nominato amministratore unico lo scorso 28 settembre. De Gregorio, come comunicato dalla Provincia, si è dimesso da consulente fiscale, tributario e del lavoro di Asea, rimuovendo così un profilo di incompatibilità con la carica di amministratore unico di una società partecipata della Rocca. Ma sono in diversi, negli ambienti vicini al neo presidente Di Maria, a sostenere che quella incompatibilità andava rimossa prima ancora della partecipazione alla selezione indetta dalla Provincia e che di conseguenza De Gregorio sarebbe da revocare (si legge dall’avviso pubblico per la selezione Samte: “E’ inoltre fatto divieto, per la durata del mandato, di assumere incarichi di consulenza remunerati dagli enti, aziende e istituzioni a cui sono stati designati, nonché da società controllate. Pena la decadenza dal mandato. Il sopravvenire nel corso del mandato, dopo la nomina, di una delle cause suddette, comporta l’incompatibilità del soggetto nominato e la revoca della nomina”). Anche qui staremo a vedere.

Quanto alla macchina amministrativa, le indiscrezioni dicono che dovrebbe chiudersi a breve l’esperienza da Segretario generale di Franco Nardone (Di Maria può sostituirlo entro sessanta giorni). Più che probabile, infine, un cambio ai vertici dei settori organizzativi in cui è strutturato l’Ente di piazza Castello.

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