
Campania decisamente poco felix per la Soget. Dopo le contestazioni subite a Benevento, leggi qui e qui, la società abruzzese impegnata nel settore della riscossione crediti finisce nell’occhio del ciclone anche a Salerno.
Una conferenza stampa di fuoco quella tenuta venerdì dal consigliere comunale di opposizione Roberto Celano, esponente di Forza Italia.
Nel mirino del berlusconiano, il contenzioso tra Comune e Soget in merito a cartelle di pagamento ‘gonfiate’ recapitate negli anni scorsi ai contribuenti salernitani.
Maggiorazioni accertate da Palazzo di Città e relative a riscossioni coattive della Tarsu.
A far emergere il tutto, la segnalazione inviata dallo stesso Comune all’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.
Nei documenti trasmessi all’Anac – si legge dal report della conferenza stampa de ‘La Città di Salerno’ – è messo in risalto come il Comune abbia ritenuto che siano stati violati gli obblighi contrattuali, in quanto la Soget «ha provveduto ad emettere provvedimenti di riscossione coattive (ordinanze-ingiunzione) aumentando la sorta capitale del tributo Tarsu, rispetto a quella indicata nella lista di carico/ruolo trasmessa, mediante applicazione di aumenti non dovuti dai contribuenti né richiesti dall’Amministrazione».
Per farla breve, la Soget – ha sintetizzato Celano – “ha applicato un aumento non dovuto, facendo pagare più soldi ai salernitani”.
A far infuriare il consigliere di minoranza, la scelta del Comune di non rescindere il contratto con la società ma di optare per l’applicazione della penale minima prevista dal contratto, ossia 88mila euro, cioè l’1% dell’importo complessivo.
La Soget, comunque, – scrive ‘La Città’ – si è difesa, prospettando, nelle sue controdeduzioni, come il «tracciato ministeriale, con il quale sono state trasmesse le liste, poneva a carico di concessionario, l’applicazione delle maggiorazioni in fase di emissione delle ingiunzioni». Giustificazioni quest’ultime che sono state «respinte dalla stazione appaltante, che ha ritenuto opportuno procedere alla sola irrogazione della penale e non alla risoluzione contrattuale».
Resta da capire se i soldi versati in più dai salernitani siano stati o verranno mai restituiti.
A rendere il fronte ulteriormente caldo, infine, il fatto che la figlia del nuovo assessore alle Finanze del Comune di Salerno, Luigi Carmelo Della Greca, nominato dal sindaco Napoli in sostituzione di Roberto De Luca (il figlio del governatore campano dimessosi per le polemiche suscitate dall’inchiesta sui rifiuti Fanpage), sia dipendente proprio della Soget.
«È stata assunta – ha spiegato Celano – il 7 giugno del 2016, e destinata prima a Castel San Giorgio e, quindi, a Pozzuoli, quando il padre era ancora consulente del Comune. Della Greca, a prescindere dalle capacità professionali della figlia, deve dimettersi per evidenti motivi d’opportunità».