
Ha provato ad aprire un libretto postale nominativo presentando documenti falsi, ma il direttore dell’ufficio si è insospettito chiamando la Polizia di Stato, che lo ha arrestato. Protagonista un 46enne di Teverola, finito ai domiciliari per tentata truffa e sostituzione di persona; nella sua abitazione inoltre, gli agenti della Squadra Volante della Questura di Caserta diretti da Michele Pota, hanno trovato oltre 170 grammi di hashish, per cui l’uomo è stato denunciato anche per detenzione ai fini di spaccio. Il fatto si è verificato a Caserta presso l’ufficio postale ubicato in pieno centro, in via Cesare Battisti. La Polizia è intervenuta su chiamata del direttore, che non credeva alla genuinità dei documenti presentati dal 46enne. Alla vista degli agenti l’uomo si è innervosito, ed ha ammesso tutto quando i poliziotti gli hanno chiesto di mostrare anche altri documenti come la patente di guida e il passaporto, oltre a quelli esibiti per aprire il libretto postale. “Sono falsi i documenti” ha confessato; il funzionario dell’ufficio anagrafe del Comune di Caserta, appositamente contattato, ha poi disconosciuto la sua firma apposta sul documento presentato dal 46enne; nel frattempo gli agenti hanno trovato nella tasca del giubbino dell’uomo la vera carta di identità, da cui hanno tratto le sue reali generalità. E’ scattato quindi l’arresto.