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Coronavirus, comune ‘messo in quarantena’ dai paesi vicini

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Un piccolo comune messo in “quarantena” dai paesi vicini, evitato e isolato per un contagiato da Coronavirus, le cui condizioni sono peraltro buone. Accade a Cesa, nel casertano, luogo di residenza di un ragazzo 32enne risultato positivo qualche giorno fa.

Un caso che ha generato una psicosi talmente estesa tra i cittadini dei comuni confinanti, che ha spinto il sindaco di Cesa Enzo Guida a scrivere un lungo post sulla sua pagina Facebook, per spiegare che “Cesa non è zona rossa”, che “i nostri concittadini, che lavorano in altri comuni o frequentano scuole in altri paesi, non sono tenuti ad esibire alcuna certificazione che attesti la loro ‘negatività’ al Covid-19”; parole che registrano casi effettivamente segnalati da cittadini di Cesa.

“Si possono tranquillamente attraversare le strade del nostro paese – continua poi Guida rivolgendosi anche ai residenti dei paesi limitrofi – non vi sono Forze Armate che vigilano o controllano gli ingressi e le uscite dal nostro comune”. “Il nostro concittadino – sottolinea – si trova in buone condizioni, a casa. Non ha più febbre ed è sotto cura. I familiari e gli altri soggetti sottoposti ad isolamento per aver avuto contatti con il soggetto risultato positivo, non hanno sintomi e per questa ragione non sono sottoposti a tampone. Le loro condizioni sono buone. Allo stato non vi sono altri concittadini che sono risultati positivi al Coronavirus” rassicura Guida. 

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