Coronavirus, maxisequestro di mascherine a grossista cinese

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La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 56mila mascherine non a norma in un’attività all’ingrosso nel quartiere napoletano di Gianturco gestita da imprenditori cinesi, che rifornivano numerosi negozi della provincia di Caserta. L’indagine dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta è partita dai piccoli sequestri di mascherine contraffatte, operati in numerosi esercizi del Casertano; è emerso che il fornitore era lo stesso, ed era ubicato a Napoli. Gli accertamenti hanno portato così i militari al quartiere Gianturco, dove in un’attività all’ingrosso sono state rinvenute, nascoste in un soppalco, 56.000 mascherine non a norma, con il marchio “Ce” contraffatte o con indicazioni d’uso esclusivamente in lingua cinese, e dunque non conformi alle disposizioni del “Codice del consumo”.
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