
A capeggiare il gruppo il 53enne Rosario Palmieri, soprannominato ”Nerone”; da qui il nome dell’inchiesta, ribattezzata “5° Imperatore”. Palmieri si avvaleva della complicità della compagna 48enne Vittoria Forgione e del figlio di quest’ultima Umberto Zampella, di 27 anni; tutti e tre sono finiti in carcere. Il 53enne aveva la sua base al rione Vanvitelli, complesso di case popolari situato al centro di Caserta, e qui dirigeva l’associazione illecita, affidando ad ognuno dei suoi sodali compiti ben precisi. Sempre nella propria abitazione – è emerso – Palmieri tagliava e confezionava la droga acquistata in grandi quantità nel napoletano, e poi la rivendeva attraverso una finestrella del suo appartamento o nello spiazzo del rione; altra droga veniva distribuita ai pusher che la vendevano nelle altre due piazze di spaccio dei rioni “Michelangelo” e “Santa Rosalia”.
Per trasportare la droga, Palmieri organizzava vere e proprie staffette di auto: gli stessi rioni erano inoltre controllati continuamente da vedette. In manette sono finiti i fornitori di Palmieri, i fratello Ciro e Massimo Gallo, residenti al Parco Verde di Caivano, il cognato di Palmieri, l’egiziano di 38 anni Mohamed Ashraf Waheb; proprio seguendo i movimenti di quest’ultimo, i carabinieri della Compagnia di Caserta hanno scoperto l’esistenza del gruppo.