
Bene il “Decreto Rilancio” con le sue misure per il settore edile, come l’innalzamento della soglia della detrazione fiscale per sisma ed eco bonus (portata al 110%), ma urge anche una immediata sburocratizzazione, con un intervento diretto sul Genio Civile, i cui tempi di evasione delle pratiche di sismabonus (non si occupa di ecobonus) sono troppo lunghi, e rischiano di vanificare le misure governative, che in teoria avrebbero la potenzialità per fare da volano per la crescita di un reparto in crisi da tempo.
Lo denunciano a gran voce imprenditori e professionisti del Casertano attivi nell’edilizia, attraverso i propri ordini e l’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili. Tutti d’accordo nell’evidenziare la distanza tra la previsione di legge, che sblocca lavori edili per sette miliardi (iva inclusa) azzerando l’esborso per i cittadini, e ciò che accade nella realtà, dove il Genio Civile di Caserta, senza un dirigente responsabile di ruolo (accade anche a Napoli), è già oberato di centinaia di vecchie pratiche edilizie, e ora, con tutte le severe regole di sicurezza cui attenersi, dovrà lavorare in breve tempo quelle pratiche che saranno aperte sulla base del Decreto Rilancio, con il rischio che molte restino inevase e molti interventi sulla sicurezza degli edifici restino senza bonus, perché i lavori vanno realizzati entro il 31 dicembre 2021. Peraltro manca anche una piattaforma digitale (circostanza relativa alla Campania), per cui le pratiche vengono ancora lavorate a mano con l’ausilio al massimo di una pec, che viene inviata per convocare i tecnici di parte, con tempi di evasione della pratica che superano abbondantemente i dodici mesi; con tali premesse, si stima che il Genio casertano potrà evadere poche decine di pratiche al mese (una trentina). “Abbiamo segnalato – spiega Luigi Della Gatta, presidente di Ance Caserta – i problemi del Genio casertano alla Regione, che li conosce perfettamente, e ci ha garantito interventi forti. Con l’attuale organizzazione del lavoro, si rischia che le pratiche di sismabonus saranno pari a zero. Non possiamo permettercelo”. Per il presidente dell’Ordine degli Architetti Raffaele Cecoro, “il Genio civile di Caserta è un organismo che ormai si muove con la lentezza di un bradipo. Le problematiche sono aumentate in questo ultimo periodo di lockdown, con gli uffici che sono rimasti chiusi per mesi e solo dopo vari solleciti hanno riaperto previo appuntamento. Le centinaia di pratiche inevase non potranno di certo essere smaltite con questo modus operandi”. Massimo Vitelli, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta, parla di “cronica mancanza di personale tecnico presso il Genio Civile”, e di “forte delusione perché gli uffici, anche in mancanza di accesso del pubblico, non sono stati in grado neanche di smaltire il lavoro pregresso. Siamo inoltre delusi – prosegue – perché non sono state attivate le procedure telematiche per la trasmissione delle pratiche strutturali, ormai in vigore in quasi tutte le regioni d’Italia”. Aniello Della Valle, presidente dell’Ordine dei Geometri di Caserta, plaude alle “detrazioni al 110%, ma, se non si sburocratizza, il nostro Paese non parte”; Della Valle propone, per ovviare alle criticità che si vivono al Genio, “di mettere subito a sistema la piattaforma ‘portale sismica’ per la trasmissione telematica delle richieste di autorizzazioni, depositi sismici; ciò lo si può fare affidando la centralità a collegi e ordini professionali, da sempre attivi con fini di sussidiarietà e completamento delle istituzioni pubbliche, per poter snellire e migliorare i vari procedimenti amministrativi”.
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