Anche quest’anno “un pessimo inizio”: asilo nido negato ai più piccoli

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Il nostro recente intervento sul rischio che l’Asilo Nido resti a Mondragone ancora una volta una pia illusione (nonostante i finanziamenti per costruirne uno presso la scuola Arcobaleno) è stato accolto con freddezza.

Eppure, sono tanti gli educatori, gli insegnanti, i docenti e le famiglie che potrebbero/dovrebbero prendere posizione e pretendere che la città possa averne finalmente uno. Colpisce l’assenza diffusa di sensibilità su un tema così importante. E pensare che persino il presidente Conte  nel suo intervento alle Camere per la fiducia ha voluto impegnare il nuovo esecutivo sugli Asili Nido: “Questo Governo, quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili nido e micro nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l’offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno”.

La prima infanzia, scrive  Save the Children rappresenta un periodo cruciale nella vita del bambino, è il momento in cui si comincia a conoscere e capire il mondo, sé stessi e gli altri. Proprio per questo le disuguaglianze tra i bambini, per quanto riguarda l’acquisizione di capacità e competenze, si formano ben prima di varcare la porta della scuola dell’obbligo. Ma non si tratta di disuguaglianze inevitabili: frequentare l’asilo nido, così come trascorrere del tempo di qualità con i propri genitori, si dimostra un fattore determinante in grado di ridurre il gap. L’importanza estrema dell’Asilo Nido nella crescita formativa è ormai un dato diffusamente assodato da tempo, ma che continua ad essere trascurato nella nostra realtà. E’ sempre il rapporto di Save the Children a sottolineare che i bambini che hanno frequentato l’asilo nido hanno risposto in maniera appropriata a circa il 47% dei quesiti proposti a fronte del 41,6% di quelli che hanno frequentato servizi integrativi, che sono andati in anticipo alla scuola dell’infanzia o che sono rimasti a casa e non hanno quindi usufruito di alcun servizio. Una differenza che si fa ancor più marcata per i minori provenienti da famiglie in svantaggio socio-economico>. Al silenzio che generalmente accompagna le nostre battaglie ci siamo ormai abituati. Eppure, su questi temi così importanti e decisivi per il futuro, l’AMBC fa fatica a rassegnarsi all’indifferenza. Sfogliare il rapporto Il miglior inizio di Save the Children  forse aiuterà a comprendere il pessimo inizio che “regaliamo” da sempre ai nostri piccoli e l’ennesimo appello affinché la città di Mondragone si mobiliti per avere finalmente un Asilo Nido https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/il-miglior-inizio-disuguaglianze-e-opportunita-nei-primi-anni-di-vita.pdf.

Per fortuna ogni tanto qualcosina (ma proprio piccina piccina) del programma che l’AMBC scrisse per Pacifico e che questi firmò– per poi tradire- prende piede. Ovviamente sempre a modo loro, ovvero in modo discrezionale! E questa volta troppo discrezionale, troppo vicino vicino a qualche assessore! Chi amministra senza discrezionalità e trattando tutte le scuole allo stesso modo, senza favoritismi, ricorre agli Avvisi anche per queste iniziative: http://www.comune.bologna.it/sites/default/files/documenti/Progetto%20Bologna%20a%20scuola%20si%20muove%20sostenibile.pdf. Noi scrivemmo: A scuola con le proprie gambe”: progetto per percorsi sicuri casa/scuola. Loro Piedibus, mutuando paro paro le centinaia di esperienze Pedibus o Piedibus già attive da anni in giro per l’Italia. Ma va bene così, almeno fanno qualcosa!

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