Home Caserta Sorpresi a ricevere il pizzo da imprenditore, in manette estorsori del clan

Sorpresi a ricevere il pizzo da imprenditore, in manette estorsori del clan

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Caserta – Avevano appena ricevuto il pizzo di 4mila euro da un imprenditore edile all’interno di un bar di Arienzo, nel Casertano; ad osservarli c’erano però gli uomini della Squadra Mobile che li hanno bloccati e ammanettati per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. In carcere sono così finiti il 32enne Raffaele Pascarella (in foto) e il 24enne Clemente Massaro, parente del capoclan Bartolomeo Massaro, fondatore della cosca omonima da sempre attiva nei comuni dell’area est della provincia casertana a ridosso del  beneventano, come Arienzo, Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello.

Nei giorni scorsi, è emerso, il costruttore aveva ricevuto le richieste estorsive dsi due uomini, che si erano presentati da lui intimandogli di pagare “per poter proseguire l’attività imprenditoriale senza alcun intralcio”. Da giorni gli investigatori  della Squadra Mobile della Questura di Caserta tenevano sotto osservazione i due emissari del clan, che si stavano muovendo sul territorio a caccia di soldi. Quando c’è stato l’incontro tra l’operatore economico e i due uomini all’interno di un bar di Arienzo, c’erano così anche i poliziotti guidati da Filippo Portoghese e Marta Sabino, che sapevano che le parti si sarebbero incontrate per definire la questione. Gli estorsori si sono avvicinati con fare sospetto alla vittima, quindi c’è stato il passaggio di denaro; a quel punto è scattato il blitz, con gli agenti che hanno immediatamente  immobilizzato Pascarella e Massaro arrestandoli. I soldi del rateo estorsivo sono stati recuperati e sequestrati. 

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