Alcol a minori e abusi edilizi, blitz a piazza Bellini: fuorilegge 12 locali

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Napoli – I controlli sulla movida selvaggia cambiano obiettivo. Dopo la raffica di verbali elevati negli ultimi mesi nella zona collinare della città, ieri notte è stato il turno della centralissima piazza Bellini, dove dodici titolari di locali sono stati multati per aver occupato suolo pubblico senza i permessi oppure con gazebo non autorizzati, e altri per musica alta e assenza di varie licenze. È quantomai pesante il bilancio dell’ultima operazione eseguita dalla polizia municipale di Napoli. A intervenire sono stati gli agenti dell’unità operativa Chiaia diretti dal capitano Sabina Pagnano, che hanno svolto accertamenti in piazza Bellini e in via Santa Maria di Costantinopoli. La zona, sempre affollata di giovani specialmente nel week end, è stata sottoposta a numerose verifiche inerenti la regolarità amministrativa delle attività con particolare riferimento all’utilizzo degli spazi esterni nonché alla diffusione di musica ed al contrasto alla vendita di alcolici ai minorenni.
In relazione a quest’ultimo aspetto, all’interno di un locale di via Costantinopoli gli agenti della Municipale hanno sorpreso un ragazzo minorenne mentre consumava un cocktail alcolico. Il gestore del locale è stato multato con relativa segnalazione alla Prefettura per l’emissione del provvedimento di chiusura del locale ed il ragazzo affidato ai genitori che sono stati avvertiti del fatto. Sono stati sottoposti a verifica 19 locali e 12 titolari di locali sono stati sanzionati per occupazione abusiva di suolo pubblico. Otto titolari di pubblici esercizi, tra bar e ristoranti, sono stati multati per mancanza di titolo per occupare suolo pubblico oppure per eccedenza per un totale di 300 mq, mentre altri 4 per difformità rispetto al titolo in quanto istallavano arredi non  previsti come teli verticali in pvc. Inoltre dieci titolari di locali sono stati multati con un importo di 1.000 euro per assenza dell’autorizzazione a diffondere musica in diversi casi udibile all’esterno oppure per mancato rispetto delle  prescrizioni, come diffusione sonora con le porte chiuse. Il proprietario di un locale è stato sanzionato perché sorpreso a lavorare senza autorizzazione sanitaria nonché perché somministrava in luoghi diversi  da quelli previsti in autorizzazione, rimediando una multa di 5.000 euro.
Due locali, invece, sono risultati completamente sprovvisti di autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande: entrambi sanzionati con un importo di 5.000 euro ciascuno. Non sono mancate le verifiche sulla conformità e idoneità degli spazi  interni ed esterni ai locali anche in considerazione del vincolo  monumentale insistente su piazza Bellini e dintorni. In particolare,  in via Costantinopoli il titolare di un bar, in un locale interrato preesistente, aveva posizionato piastre, un forno con cappa aspirante e frigoriferi per la cottura e conservazione di alimenti senza le  prescritte autorizzazioni per l’utilizzo di locali interrati e quindi è stato denunciato alla Procura della Repubblica per la normativa sulla sicurezza sul lavoro. A piazza Bellini, dall’ispezione delle sale interne di un bar, è  emersa la presenza di soppalchi di vecchia fattura ma realizzati in  assenza di autorizzazione e dei requisiti previsti per le altezze. Altri tre titolari di altrettanti bar sono stati denunciati per la presenza di verande in ferro e vetro, realizzate antecedentemente, all’esterno senza autorizzazione in una zona sottoposta dalla Soprintendenza a vincolo storico nonché per il posizionamento di fioriere abusive per delimitare gli spazi della piazza a loro servizio. Infine un ristoratore è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver realizzato in assenza di autorizzazione e in zona vincolata una volumetria di circa 18 metri quadrati con  sostegni verticali in ferro e teloni in pvc. L’area chiusa veniva utilizzata per la somministrazione di alimenti e bevande. Il titolare è stato diffidato a rimuovere nell’immediatezza l’abuso.
Durante i controlli, che hanno interessato tutti i locali della zona che si estende da Port’Alba fino a via Costantinopoli, compresi quelli “verandati” dell’area interna della piazza, non sono mancati momenti di tensione. Alcuni commercianti, infastiditi dall’ennesimo controllo, si sono persino rifiutati di firmare l’atto che gli agenti gli avevano appena notificato. Storie di ordinaria follia nella sempre disordinata movida partenopea.
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