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Posta chiusa a Bagnoli, insorgono i residenti delusi

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Di Ornella d’Anna

Napoli – Non accennano a diminuire le proteste degli abitanti di Bagnoli, da giorni ormai sprovvisti di un ufficio postale di riferimento. La posta di via Ascanio, si legge sul cartello affisso all’esterno, rimarrà chiusa, su carta, fino al prossimo 20 novembre per un imprecisato “intervento tecnico”.
Così, di fatto, i residenti dovranno recarsi presso gli sportelli più vicini, che comunque distano chilometri di distanza, a via Diocleziano, anche per spedire una raccomandata. “Vogliono farci diventare un sobborgo di Fuorigrotta” – si lamentano i bagnolesi, stanchi di segnalare i disservizi di un intero quartiere.

Anche le attività della Municipalità X, che avrebbe la sua sede principale a Bagnoli, infatti, sono distaccate negli edifici di via Cariteo.
Nella faccenda della posta, il problema principale riguarda disabili e anziani, impossibilitati a percorrere tanta strada per compiere operazioni di pochi minuti: “Inserissero almeno un servizio navetta” – propone qualcuno. Già, peccato che a pagarla dovrebbe essere la stessa società Poste Italiane SpA che, invece, interrogata sull’eventualità ha preferito glissare, specificando al contrario che la chiusura si è resa indispensabile per la messa in sicurezza dello stabile che la ospita, vecchio e pericolante.
Ad alimentare la rabbia dei cittadini anche l’inefficienza del personale che – sottolineano – è lento e spesso maleducato: “Non hanno attenzione nemmeno per le donne incinte: è capitato che facessero fare anche a loro file chilometriche o che le apostrofassero in malo modo”. Sabato prossimo a Villa Medusa e domenica a viale Campi Flegrei si terrà un tavolo di confronto per discutere proprio dei disservizi del territorio.

 

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